L’esplicazione della situazione di sottosviluppo mediante il predicato della non corrispondenza tra funzione della tecnica e mercato consente di spiegare i deludenti risultati delle politiche che hanno cercato di promuovere il passaggio dal sottosviluppo allo sviluppo usando la logica dei flussi di capitali esterni orientati all’industrializzazione. I flussi di capitali esterni verso un’area sottosviluppata non possono, infatti, essere orientati allo sviluppo endogeno in quest’area, se la loro utilizzazione si svolge senza condizionamenti nell’ambito del mercato. Inoltre, l’allargamento del mercato delle aree sottosviluppate conseguente all’aumento di reddito indotto dai flussi di capitali esterni si configura come uno squilibrio dei conti esterni dell’area sottosviluppata.
La variabile della dipendenza tecnologica del capitale è connessa all’innovazione tecnologica e all’indivisibilità tecnologica: la prima, che dipende dal livello della ricerca scientifica, è una variabile sociale che influenza anche il livello formativo del fattore lavoro e che, in linea di principio, non è disponibile all’interno dell’area sottosviluppata; la seconda, che si realizza con riferimento alla produzione dei beni strumentali e dipende dalla funzione di produzione delle imprese operanti normalmente nelle aree economiche avanzate, fa sì che nell’area sottosviluppata la funzione tenda a essere sovradimensionata rispetto al mercato di cui l’impresa dispone e questo incide negativamente sull’efficienza della combinazione produttiva.
Gli incentivi diretti o indiretti alla localizzazione di imprese industriali nell’area sottosviluppata non sono sufficienti a far sorgere condizioni di sviluppo endogeno. Al fine di eliminare le barriere oligopolistiche che impediscono un processo di sviluppo endogeno è necessario prendere in considerazione macrovariabili indipendenti rispetto al passaggio dal sottosviluppo allo sviluppo, che potrebbero essere sinteticamente designate come precondizioni dello sviluppo: la disponibilità di innovazioni tecnologiche e organizzative e la presenza di forza politica di contrattazione.
Le ragioni del mancato sviluppo delle province della Sardegna
1. Produttività dei capitali esterni e dipendenza tecnologica online
2. L’antinomia della funzione della tecnica online
3. Politiche di sviluppo e flussi di capitali esterni online
4. Il grado di monopolio delle imprese operanti nell’area sviluppata online
5. Processo di verticalizzazione e combinazioni produttive online
6. Combinazioni pluriproduttive e combinazioni monoproduttive online
7. Flussi di capitali esterni e accumulazione endogena online
8. La funzione di investimento di tipo endogeno online
9. Passaggio dal sottosviluppo allo sviluppo e teoria neoclassica online
10. Modificazione dell’antinomia della funzione della tecnica online
11. Flussi di capitali esterni e barriere oligopolistiche online
12. Le precondizioni dello sviluppo online
13. Formalizzazione della struttura dinamica di un sistema economico sottosviluppato online
(Le 13 parti in cui è suddiviso il testo sono state titolate per questo sito)
L’articolo è stato pubblicato in un volume che raccoglie gli atti di una giornata di studio tenutasi in Nuoro sul tema: “Dal sottosviluppo allo sviluppo in Sardegna: con particolare riferimento alla provincia di Nuoro”. Il dibattito ha consentito di verificare, relativamente a una specifica sub-area regionale, la validità del modello di crescita esplicativo del passaggio dal sottosviluppo allo sviluppo formalizzato da G. Bolacchi, G. Sabattini e T. Usai nel volume Oligopolio e crescita economica, FrancoAngeli, 1985.