Il limite delle campagne pubblicitarie promosse dalla Regione per tentare di rimuovere i radicati ostacoli culturali e sociali che agiscono come variabili indipendenti rispetto ad alcune disfunzioni patologiche che condizionano negativamente la vita delle popolazioni sarde, è dovuto al fatto che queste campagne sono state normalmente condotte utilizzando gli stessi strumenti promozionali che servono per la pubblicità dei prodotti industriali (depliants, manifesti, slogans, vignette, esortazioni e messaggi).
La caratteristica fondamentale delle metodologie pubblicitarie usate nell’attività di marketing dei prodotti industriali consiste nel fatto che la pubblicità non è realizzata in funzione della creazione di nuovi interessi, ma in funzione della canalizzazione di interessi generali verso interessi specifici. La pubblicità trova infatti il bersaglio naturale in un gruppo di soggetti predisposto in linea generale al messaggio.
La peculiarità delle campagne promozionali di tipo sociale consiste nel fatto che le stesse debbono, o dovrebbero operare, in funzione della creazione di una predisposizione generale di base. È necessario assumere, come variabile dipendente diretta da modificare, la predisposizione generale di base “anomala”; il sorgere di questa predisposizione è collegata a variabili indipendenti diverse da quelle contenute nel messaggio pubblicitario, nella sua forma normale. Occorre individuare la predisposizione generale di base che attiva questi comportamenti specifici anomali e cercare di sostituirla con una predisposizione di base che attivi comportamenti compatibili con gli obiettivi dell’intervento sociale.
Problemi concernenti una campagna di promozione sociale contro gli incendi
PARTE PRIMA
1. Premesse metodologiche all’intervento online
2. Lo sviluppo degli atteggiamenti sociali online
3. L’apprendimento degli atteggiamenti sociali da parte del fanciullo online
4. Le cause degli incendi e l’ambiente naturale della società pastorale
5. Atteggiamento verso gli incendi e atteggiamento di aggressione all’ambiente
6. Tabelle, grafici e policromie sul fenomeno degli incendi
7. Nota sull’istruzione programmata online
PARTE SECONDA
8. Testo del libro programmato sulla difesa dagli incendi boschivi online
Backman D., Condizionamento operante, Bologna, Zanichelli, 1977
Cram D., «Macchine per insegnare» e istruzione programmata, Firenze, La Nuova Italia, 1974
De Montmolin M., L’istruzione programmata, Torino, S.E.I., 1968
Deterline W.A., Introduzione all’istruzione programmata, Bologna, Zanichelli, 1983
Fontanta Tomassucci L., Istruzione programmata e macchine per insegnare, Roma, Armando Armando, 1969
Gavini G.P., Tecniche dell’istruzione programmata, Roma, Armando Armando, 1971
Hingue F., L’istruzione programmata, Brescia, La Scuola, 1978
Meazzini P., La conduzione della classe. Tecniche comportamentali, Firenze, Giunti-Barbera, 1983
Mednick S.A., Psicologia dell’apprendimento, Firenze, Giunti-Barbera, 1983
Skinner B.F., La tecnologia dell’insegnamento, Brescia, La Scuola, 1970
Skinner B.F., Scienza e comportamento, Milano, F. Angeli, 1978
Skinner B.F., La scienza del comportamento ovvero il Behaviorismo, Milano, Sugarco, 1976
Trisciuzzi L., Muzic V., Istruzione Programmata, Teramo, Lisciani e Giunti, 1982