Il processo di apprendimento nelle strutture sociali di tipo ideologico; interesse ad apprendere e interesse a memorizzare
Il processo di apprendimento scolastico implica tre fattori fondamentali: [pag. 40]
(a) un interesse alla conoscenza (interesse alla soluzione dei problemi) acquisito durante il processo di socializzazione;
(b) un insieme di comportamenti strumentali volti al soddisfacimento dell’interesse alla conoscenza, collegati a un insieme di informazioni da apprendere le quali operano come rinforzatori secondari;
(c) un insieme di rinforzatori primari positivi collegati all’interesse alla conoscenza, che operano mediante la programmazione dell’insegnamento (consistente in una successione di rinforzamenti primari).
Il punto (a) concerne lo stato di deprivazione; il punto (b) il comportamento operante; il punto (c) il rinforzatore.
Abbiamo visto che la trasmissione di informazioni da parte del docente, la quale non sia associata a un interesse del discente a operativizzare le informazioni, cioè a manipolarle operativamente prescindendo da una loro utilizzazione in funzione di eventuali rinforzatori estrinseci predisposti dal docente o dal gruppo sociale, non determina alcun processo di apprendimento dell’informazione trasmessa. Si ha in questo caso, da parte del discente, non già un interesse alla conoscenza, bensì un interesse alla memorizzazione dell’informazione. In tale ipotesi il processo di rinforzamento riguarda esclusivamente il comportamento di memorizzazione, cioè l’uso dei modi e delle tecniche relativi a quest’ultimo; e questo comportamento è strumentale rispetto al comportamento finale perseguito dal discente, concernente l’acquisizione di un titolo di studio, di un dato status-ruolo, di un certo livello di prestigio sociale. In tutti questi casi tale acquisizione si presenta come una ricompensa e quindi rinforza in modo primario il comportamento finale del discente.
Al contrario, nella ipotesi in cui il comportamento strumentale può essere esplicato come interesse alla conoscenza, l’interesse finale del discente è un interesse il cui soddisfacimento richiede effettivamente l’uso delle informazioni trasmesse dal docente. Quest’uso presuppone sempre un comportamento volto alla soluzione di problemi. Solo in questa ipotesi si realizza l’apprendimento dell’informazione trasmessa.
L’errore fondamentale delle attuali strutture educative è quello di ritenere che l’interesse alla conoscenza possa essere suscitato mediante l’uso di tecniche punitive, utilizzate singolarmente o associate a ricompense estrinseche di natura individuale o sociale. Ma, come si è visto, mediante l’uso di queste tecniche viene rinforzato solo un interesse alla memorizzazione.
La modificazione delle strutture didattiche implica quindi come [pag. 41] elemento fondamentale una sostituzione dell’interesse alla conoscenza con l’interesse alla memorizzazione. Ma a tale sostituzione conseguono mutamenti nelle strutture sociali che vanno molto al di là di un puro e semplice mutamento nelle sole strutture didattiche. Infatti l’interesse alla conoscenza deve essere acquisito mediante il processo di socializzazione.
Ma come avviene il processo di socializzazione nella nostra società? La società odierna di tipo pluralistico è fondata su presupposti ideologici e l’interrelazione disgiunta che caratterizza questo tipo di società deriva dalla contrapposizione di differenti ideologie e dal fatto che non esiste alcun criterio intersoggettivo per stabilire la verità o la falsità di una ideologia. I soggetti sono sottoposti quindi a un processo di socializzazione differente a seconda del gruppo al quale appartengono e nel quale vengono socializzati.
Il fatto che in una società pluralistica le strutture sociali siano caratterizzate in termini ideologici implica che il consenso su cui si fondano gli status-ruoli istituzionalizzati, risultante da interessi interrelati in modo congiunto, sia un consenso ideologico. Ma gli interessi istituzionalizzati possono essere in conflitto con gli interessi, anch’essi di natura ideologica, di gruppi di soggetti che operano nello spazio sociale pre-istituzionale. La prevalenza di una ideologia sulle altre deriva quindi dalla maggiore forza sociale (consenso) che legittima l’esercizio del potere nei confronti dei devianti; è questo l’unico metodo possibile di soluzione dei conflitti, essendo le ideologie prese di posizione soggettive, non razionalizzabili e non suscettibili di verifica empirica.
Pertanto, in una società pluralistica, i soggetti sono influenzati da tanti tipi di socializzazione quanti sono gli interessi ideologici in conflitto. Il conflitto tra gli interessi istituzionalizzati da una parte e gli interessi dei gruppi che agiscono nel pre-istituzionale dall’altra, si ritrova anche nell’ambito delle istituzioni scolastiche, in quanto la scuola costituisce lo strumento più importante mediante il quale si realizza il processo di socializzazione istituzionalizzato. Nella società pluralistica si deve infatti tener distinto il processo di socializzazione che si attua nella famiglia e all’interno di gruppi sociali non istituzionalizzati, dal processo di socializzazione che si attua nell’ambito del sistema scolastico istituzionalizzato. Si può manifestare infatti nell’ambito della scuola un conflitto, potendovi essere discenti socializzati in modo difforme dagli interessi ideologici istituzionalizzati e docenti socializzati in modo conforme agli interessi istituzionalizzati. Questo conflitto si traduce in una interrelazione disgiunta tra i discenti che non hanno interesse ad acquisire determinati contenuti culturali di tipo ideologico istituzionalizzati e i docenti che hanno interesse a porre in [pag. 42] essere una trasmissione di informazioni conforme agli interessi istituzionalizzati. L’esistenza di questo conflitto determina il sorgere di strutture didattiche di tipo autoritario.
Le strutture didattiche di tipo autoritario adottano la tecnica della punizione con alternativa rinforzata. Poiché la società esige che anche i devianti potenziali, socializzati sulla base di schemi culturali divergenti da quelli istituzionalizzati, acquisiscano gli interessi istituzionalizzati, questi interessi istituzionalizzati vengono imposti durante il processo di socializzazione scolastica, punendo l’assenza dell’interesse alla conoscenza dei valori istituzionalizzati e premiando i comportamenti volti ad acquisire i valori istituzionalizzati. Sennonché, come abbiamo visto, il metodo della punizione con alternativa rinforzata non soddisfa un interesse alla conoscenza dei valori istituzionalizzati ma solo un interesse a memorizzare tali valori; e poiché l’unico controllo che le istituzioni scolastiche attuali possono effettuare è quello sulla memorizzazione, anche il discente deviante potenziale può conseguire le gratificazioni predisposte dal sistema pur rimanendo deviante potenziale.
Si potrebbe obiettare che il conflitto nell’ambito delle istituzioni scolastiche può concernere solo la trasmissione dei valori (interessi ideologici) istituzionalizzati e non la trasmissione della conoscenza scientifica. Nel secondo caso, infatti, sebbene il discente possa non avere un interesse alla conoscenza del discorso scientifico, non avrebbe senso parlare di un conflitto ideologico tra interessi istituzionalizzati alla trasmissione della conoscenza scientifica e interessi devianti del discente. Sennonché è importante rilevare che vi può essere un conflitto tra chi chiede che un certo discorso scientifico (una scienza specifica) sia incluso nel processo di apprendimento istituzionalizzato e chi ha interesse a che quella scienza non sia insegnata. Questo conflitto si è manifestato con riferimento non solo alle scienze naturali, le quali per molto tempo e fino all’affermazione definitiva della rivoluzione galileiana furono osteggiate nell’ambito delle società fondate su interessi ideologici, ma si manifesta ancora oggi con riferimento alla scienza sociale. L’opposizione contro la scienza sociale, in contesti culturali fortemente ideologicizzati, deriva dal fatto che esiste una interrelazione disgiunta tra interessi (istituzionalizzati) all’analisi di tipo ideologico e interessi (non istituzionalizzati) all’analisi di tipo scientifico dei fenomeni sociali.
Una conseguenza importante delle istituzioni scolastiche fondate su metodi punitivi è che esse, rinforzando solo il comportamento di memorizzazione, tendono a determinare l’estinzione dell’interesse alla conoscenza anche in quei soggetti che hanno acquisito tale interes- [pag. 43] se durante il processo di socializzazione. Allo stesso modo il rinforzamento del comportamento di memorizzazione opera con riferimento alla trasmissione delle conoscenze scientifiche; e quindi si riflette negativamente anche sui discenti che hanno un effettivo interesse alla conoscenza del discorso scientifico. Ciò non toglie naturalmente che vi siano discenti i quali apprendono tale discorso; ma il punto essenziale che deve essere posto in rilievo è che il processo di apprendimento del discorso scientifico, che in tali casi ha luogo, è puramente casuale ed estrinseco alle istituzioni scolastiche; anche in questi casi, il discente soddisfa l’interesse alla conoscenza al di fuori delle strutture scolastiche. [pag. 44]
Indice della pubblicazione
Processo d’apprendimento e strutture ideologiche
G. Bolacchi
1. La contestazione permanente.
2. Sistemi pluralistici e sistemi collettivistici. online
3. Il mutamento sociale nel pluralismo e nel collettivismo. online
4. La contestazione delle strutture scolastiche. online
5. La struttura psicologica del rapporto di apprendimento.
6. Apprendimento e punizione.
7. Il comportamento discriminante.
8. La relazione di strumentalità tra gli interessi nel rinforzamento secondario. online
9. Esempi della corrispondenza tra rinforzamento secondario e interrelazione degli interessi.
10. La trasmissione delle informazioni e l’esplicazione del concetto di segno come rinforzatore secondario.
11. L’interrelazione congiunta e l’interrelazione disgiunta nel rapporto didattico.
12. Gli effetti disfunzionali della punizione sul processo di apprendimento. online
13. L’istruzione programmata.
14. Il processo di apprendimento nelle strutture sociali di tipo ideologico; interesse ad apprendere e interesse a memorizzare. online
15. L’attività del docente nelle strutture didattiche di tipo ideologico. Il controllo della memorizzazione. online
16. Il significato ideologico della contestazione studentesca.
17. Strutture didattiche e strutture di potere. online
18. Funzione didattica e funzione politica del docente dell’università italiana.
19. È possibile la società non ideologica fondata sulla scienza sociale? online