La confusione tra prospettiva evoluzionistica e prospettiva strutturale

L’elemento centrale di tutta la costruzione weberiana è costituito dalla stretta complementarità che egli postula sul piano metodologico tra storia e scienza sociale. Egli parla infatti sempre di scienze storico-sociali e da questo fatto derivano tutte le contraddizioni del suo pensiero volto a caratterizzare le scienze sociali in termini di conoscenza storica, cioè di orientamento verso l’individualità. Da questo fatto deriva tra l’altro la limitazione della relazione di valore al campo [pag. 11] delle scienze sociali sulla base della considerazione che in quanto l’insieme di cause da cui dipende un dato fenomeno (nell’ambito delle scienze storico-sociali) è infinito, occorre scegliere da questo insieme una causa mettendola in relazione col fenomeno dato; occorre cioè scegliere una relazione causa-effetto tra le infinite relazioni che possono aversi tra le infinite cause e il fenomeno dato.

Ora se ha un senso parlare di una scelta è chiaro come ciò dovrebbe potersi fare con riferimento tanto alle scienze naturali quanto alle scienze sociali. La limitazione della prospettiva della scelta alle sole scienze storico-sociali è appunto una conseguenza del fatto che queste ultime vengono concepite da Weber in termini di individualità, il che comporta la scelta di una causa tra le infinite cause possibili di un dato fenomeno; o meglio la scelta di una coppia ordinata di fenomeni individualizzati (x0, y0) tra le infinite coppie (x, y0) (dove x rappresenta una classe infinita di fenomeni individualizzati antecedenti a y0).

Tutto il pensiero di Weber è viziato dalla confusione che egli opera sul piano metodologico tra momento storico considerato come orientamento verso l’individualità e momento scientifico o strutturale mirante alla determinazione di un sistema di leggi. È evidente come dal punto di vista del senso comune i fenomeni sociali ci si presentino nel loro continuo flusso, cioè come sottoposti a un mutamento di tipo irreversibile. Questo non implica però l’impossibilità di costruire una prospettiva strutturale, analoga (metodologicamente) a quella delle scienze naturali, in base alla quale sia possibile individuare relazioni tra i fenomeni sociali non riducentisi al mero ordine temporale definito in termini di irreversibilità. Il fatto che nel linguaggio comune, cioè nell’esperienza comune, questi due momenti non vengano sempre consapevolmente distinti non deve far credere che non sia possibile sul piano della teoria sociale distinguere esattamente le due prospettive. L’interesse conoscitivo della ricerca può essere infatti orientato, sia verso una prospettiva strutturale, sia verso una prospettiva storica, cioè verso una delimitazione dell’analisi in termini evoluzionistici. Ecco quindi che mentre per il senso comune i due fenomeni possono apparire anche indistinti, la metodologia della scienza ci consente di individuare due specifici punti di vista che caratterizzano due differenti tipi di conoscenza.

Queste considerazioni possono estendersi anche al campo delle scienze naturali. Anche in questo caso infatti i fenomeni possono essere analizzati sotto una prospettiva strutturale o sotto una prospettiva evoluzionistica. Quest’ultima prospettiva, con riferimento ai fenomeni che possiamo direttamente percepire, è forse meno evidente; tutta-[pag. 12]via i fenomeni fisici sono irripetibili cioè individualizzati allo stesso modo dei fenomeni sociali. Ciò non impedisce, naturalmente, mutando la prospettiva dell’indagine, di analizzare le relazioni tra i fenomeni fisici in termini strutturali, nel qual caso i fenomeni non sono più considerati nella loro individualità (irripetibilità) bensì nella loro ripetibilità.

Il non aver visto la distinzione tra prospettiva evoluzionistica la quale implica una caratterizzazione dei fenomeni in termini di individualità, e prospettiva scientifica, la quale implica una considerazione dei fenomeni in termini strutturali, ha portato Weber ad operare una commistione tra gli elementi che caratterizzano il discorso scientifico, in particolare quello delle scienze sociali, e quelli che caratterizzano la storia. Poiché egli infatti aveva di mira la costruzione delle scienze sociali ma non riusciva a considerare questa prospettiva come distinta da quella storica (evoluzionistica), è stato costretto ad affermare da un lato che la conoscenza storica in quanto tale non può portare alla determinazione di un sistema di leggi, dall’altro che per spiegare i fenomeni individuali in termini scientifici è indispensabile utilizzare leggi generali.[pag. 13]

Indice della pubblicazione

Il problema del metodo nella sociologia

Giulio Bolacchi


1. Gli ostacoli alla comprensione scientifica del comportamento umano.

2. La prospettiva di Max Weber. online

3. La distinzione tra scienze storico-sociali e scienze naturali. online

4. La confusione tra prospettiva evoluzionistica e prospettiva strutturale. online

5. La spiegazione causale. online

6. Prospettiva strutturale e prospettiva evoluzionistica con riferimento all’ordine seriale.

7. L’inconsistenza del concetto di comprensione scientifica dei fenomeni nel loro divenire storico.

8. Verifica e imputazione causale.

9. Critica del metodo della spiegazione condizionale. online

10. Osservazioni sulla struttura del linguaggio scientifico. online

11. Un esempio di relazione funzionale.

12. Relazione funzionale e ordine seriale: analisi dinamica e analisi statica. online

13. Il tempo come ordine (dinamica strutturale) e il tempo come direzione (dinamica cumulativa). online

14. Le analisi sociali in termini di equilibrio e di forze. online

15. La prospettiva di Talcott Parsons.

16. I modi di organizzazione degli elementi dell’azione.

17. Predicati sperimentali e predicati teorici. Il livello di astrazione dei predicati. online

18. La relazione di interscambio, la relazione di appartenenza e la relazione di controllo.

19. Le dicotomie neutralità-affettività e specificità-generalità e l’uso della relazione combinatoria.

20. Il distacco tra la prospettiva metafisica di Parsons e la prospettiva scientifica. online

21. La distinzione tra processi di confine e processi interni.

22. I concetti di personalità e need-disposition.

23. Le relazioni di interscambio tra il sistema psicologico e gli altri sistemi.

24. Considerazioni critiche conclusive sul metodo di Parsons.

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