Le ragioni del mancato sviluppo delle province della Sardegna

 13. Formalizzazione della struttura dinamica di un sistema economico sottosviluppato

Formalizzando la struttura dinamica di un sistema economico sottosviluppato che si trova in una situazione di dipendenza rispetto a un sistema esterno, si ha il seguente insieme di relazioni che presuppongono una struttura di mercato, unita alla presenza di incentivi diretti o indiretti alla localizzazione di combinazioni produttive nell’area sottosviluppata:[pag. 37]

1) Y = f1(I),

2) E = f2(I),

3) Y = f3(Sk),

4) E = f4(Sk).

In questa situazione di sottosviluppo:

– la relazione Y = f1(I) non è significativa entro il sistema;

– la relazione E = f2(I) non è significativa entro il sistema;

– la relazione Y = f3(Sk) è significativa entro il sistema;

– la relazione E = f4(Sk) è significativa entro il sistema.

La significatività o meno, entro un sistema esplicativo del sottosviluppo di tipo neoclassico, delle quattro relazioni funzionali, deriva dal fatto che l’investimento lordo totale (I) deve essere inteso in termini di combinazioni monoproduttive terminali a orientamento endogeno, le sole mediante le quali può essere realizzato un processo di accumulazione endogena; e deriva inoltre dal fatto che le spese in conto capitale a carico del bilancio pubblico regionale (Sk), che esprimono la quota prevalente dei flussi di capitali esterni, hanno come obiettivo primario la localizzazione nell’area sottosviluppata di combinazioni pluriproduttive iniziali a orientamento esogeno, cioè operano in funzione della massimizzazione dell’occupazione.

Un sistema economico ad accumulazione endogena non presenta in linea di principio flussi di capitali esterni.

Questa asserzione consegue alla definizione che è stata data nel corso del presente lavoro del concetto di “flusso di capitale esterno”. I capitali infatti sono stati considerati “esterni” non già in quanto affluiscono dall’esterno verso l’area sottosviluppata, ma in quanto la loro produttività viene determinata sulla base di parametri esogeni rispetto all’area sottosviluppata, cioè sulla base della funzione di produzione degli operatori esterni che finanziano questi capitali.

Il passaggio dal sottosviluppo allo sviluppo implica non già l’assenza di afflusso di capitali dall’esterno verso l’area sviluppata bensì il fatto che i parametri in base ai quali valutare la produttività dei capitali utilizzati nell’area sottosviluppata siano collegati a una funzione di produzione endogena o esogena all’area sottosviluppata. Come è stato detto, nel sistema neoclassico, ristretto o allargato, la funzione di produzione è necessariamente esogena. Nel modello esplicativo proposto [pag. 38] in questo studio la funzione è resa endogena all’area sottosviluppata. Le condizioni perché quest’ipotesi esplicativa sia valida consistono nella formulazione di un modello esplicativo più astratto rispetto a quello neoclassico.

In sintesi, un sistema economico ad accumulazione endogena si differenzia da un sistema economico in cui non si ha accumulazione endogena per il fatto che nel primo non opera più la barriera oligopolistica. Se esiste questa condizione è possibile che i flussi di capitali esterni non siano più tali in senso economico e determinino il sorgere di combinazioni monoproduttive terminali a orientamento endogeno, cioè attivino un processo di verticalizzazione monoproduttiva.

Come si è detto, il fatto che le due relazioni funzionali tra reddito (Y) e investimento lordo totale e tra occupazione (E) e investimento lordo totale non risultino verificate nell’area regionale esprime una diversità strutturale tra un’area economica come la Sardegna e un’area economica sviluppata nella quale le relazioni tra reddito e investimento lordo totale e tra occupazione e investimento lordo totale sono in linea di principio verificate.

Queste ultime relazioni funzionali esprimono le condizioni dello sviluppo, ove siano accompagnate dai vincoli dell’uguaglianza tra l’investimento lordo totale (I) e il risparmio interno all’area regionale (KEN) e dell’uguaglianza tra il risparmio interno all’area regionale (KEN) da un lato e le spese in conto capitale a carico del bilancio pubblico regionale più gli investimenti privati (Sk + IPR) dall’altro lato.[pag. 39]

Indice della pubblicazione

Le ragioni del mancato sviluppo delle province della Sardegna

Giulio Bolacchi


1. Produttività dei capitali esterni e dipendenza tecnologica online

2. L’antinomia della funzione della tecnica online

3. Politiche di sviluppo e flussi di capitali esterni online

4. Il grado di monopolio delle imprese operanti nell’area sviluppata online

5. Processo di verticalizzazione e combinazioni produttive online

6. Combinazioni pluriproduttive e combinazioni monoproduttive online

7. Flussi di capitali esterni e accumulazione endogena online

8. La funzione di investimento di tipo endogeno online

9. Passaggio dal sottosviluppo allo sviluppo e teoria neoclassica online

10. Modificazione dell’antinomia della funzione della tecnica online

11. Flussi di capitali esterni e barriere oligopolistiche online

12. Le precondizioni dello sviluppo online

13. Formalizzazione della struttura dinamica di un sistema economico sottosviluppato online

(Le 13 parti nelle quali è suddiviso il testo sono state titolate per questo sito.)

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