Le ragioni del mancato sviluppo delle province della Sardegna

5. Processo di verticalizzazione e combinazioni produttive

Con riferimento al processo di verticalizzazione occorre pertanto prendere in considerazione ai fini dello sviluppo solo le combinazioni produttive trainanti: esse sono le combinazioni monoproduttive.

La localizzazione in un’area sottosviluppata di una combinazione monoproduttiva trainante implica necessariamente una cessione di quote di mercato riferite all’insieme di combinazioni produttive verticalizzate con la combinazione monoproduttiva, la quale utilizza l’insieme dei beni intermedi prodotti da queste ultime come fattori da trasformare. Questo significa che la combinazione produttiva trainante in una verticalizzazione monoproduttiva produce effetti diffusivi massimi, in termini di interdipendenze, se è una combinazione a orientamento endogeno.

Il fattore strategico principale ai fini dello sviluppo dell’area arretrata è l’attivazione di un processo di verticalizzazione monoproduttiva; nell’ambito della verticalizzazione monoproduttiva si hanno i massimi effetti indotti di verticalizzazione se la combinazione produttiva trainante costituisce il punto terminale del continuum economico-tecnologico nel quale è inserita. Può darsi anche che nell’area sottosviluppata si localizzi una combinazione monoproduttiva trainante (inserita in una verticalizzazione monoproduttiva) ma non costituente il punto terminale della verticalizzazione monoproduttiva; in questo caso gli effetti indotti di verticalizzazione saranno più limitati.[pag. 25]

L’attivazione in un’area sottosviluppata di una verticalizzazione monoproduttiva può quindi implicare la localizzazione in quest’area di una combinazione produttiva trainante terminale o intermedia. Nel primo caso la combinazione trainante, in quanto punto terminale del continuum economico-tecnologico nel quale è inserita, produce i massimi effetti indotti di verticalizzazione; nel secondo caso in quanto punto intermedio, più o meno prossimo al punto terminale, che però è localizzato fuori dall’area sottosviluppata, produce effetti indotti di verticalizzazione tanto minori quanto maggiore è il suo grado di strumentalità rispetto alla combinazione terminale e viceversa.

La localizzazione in un’area sottosviluppata di una combinazione produttiva trainante a orientamento endogeno facente parte, come punto terminale, di una verticalizzazione monoproduttiva, implica, da un punto di vista logico, la cessione all’area sottosviluppata, da parte dell’area sviluppata, delle quote di mercato corrispondenti alle combinazioni produttive facenti parte del processo indotto di verticalizzazione monoproduttiva, cioè inserite nei punti intermedi del continuum economico-tecnologico che ha come punto terminale la combinazione monoproduttiva a orientamento endogeno localizzata nell’area sottosviluppata.

Ciò non implica che la localizzazione nell’area sottosviluppata di una combinazione monoproduttiva a orientamento endogeno determini necessariamente la localizzazione nella stessa area di tutte le combinazioni produttive verticalizzate facenti parte dello stesso continuum economico-tecnologico. La localizzazione nell’area sottosviluppata di una combinazione monoproduttiva (trainante) “attiva” o “favorisce” in quest’area un processo di verticalizzazione indotta, cioè determina effetti diffusivi concernenti la localizzazione in quest’area di combinazioni produttive intermedie appartenenti al continuum economico-tecnologico caratterizzato dalla verticalizzazione monoproduttiva.

Questo fatto comunque non impedisce che combinazioni produttive intermedie facenti parte del continuum possano localizzarsi all’esterno dell’area sottosviluppata, o in linea generale in aree diverse da quella in cui si trova localizzata la combinazione produttiva trainante. Gli effetti di localizzazione indotta derivanti da quest’ultima, data la struttura del processo di verticalizzazione monoproduttiva, sono comunque molto elevati in quanto la localizzazione nell’area sottosviluppata di una combinazione monoproduttiva a orientamento endogeno, che costituisce cioè [pag. 26] il punto terminale del continuum, determina il sorgere di economie esterne funzionali alla localizzazione nella stessa area sottosviluppata di combinazioni produttive intermedie appartenenti al continuum.

Poiché nel caso della verticalizzazione monoproduttiva la funzione di domanda delle combinazioni operanti nei punti intermedi del continuum è predeterminata dalla combinazione trainante che è situata nel punto terminale del continuum e il verso della verticalizzazione va dalle combinazioni intermedie plurime alla combinazione che opera nel punto terminale, la localizzazione di una combinazione monoproduttiva a orientamento endogeno nell’area sottosviluppata implica, come si è detto, in linea di principio, la cessione di tutte le quote di mercato corrispondenti alle combinazioni produttive intermedie del continuum che si localizzassero nell’area sottosviluppata.

Si è visto però che un processo di verticalizzazione monoproduttiva non può realizzarsi autonomamente in un’area sottosviluppata che sia inscritta in un sistema di mercato. Il grado di monopolio delle imprese operanti nell’area sviluppata facente parte, assieme all’area sottosviluppata, di un sistema di mercato, determina il sorgere di barriere contro la localizzazione nell’area sottosviluppata di combinazioni monoproduttive a orientamento endogeno, cioè il sorgere di barriere contro la realizzazione nell’area sottosviluppata di un processo di verticalizzazione monoproduttiva.

Occorre quindi la disponibilità, da parte dell’area sottosviluppata, di un’adeguata forza politica di contrattazione, volta non solo a ottenere la localizzazione nell’area di una combinazione monoproduttiva a orientamento endogeno di dimensione adeguata alle indivisibilità tecnologiche che caratterizzano il settore economico prescelto come settore trainante, ma anche a ottenere la localizzazione nell’area sottosviluppata di tutte le combinazioni produttive operanti a livelli intermedi del continuum verticalizzato del massimo numero delle stesse.[pag. 27]

Indice della pubblicazione

Le ragioni del mancato sviluppo delle province della Sardegna

Giulio Bolacchi


1. Produttività dei capitali esterni e dipendenza tecnologica online

2. L’antinomia della funzione della tecnica online

3. Politiche di sviluppo e flussi di capitali esterni online

4. Il grado di monopolio delle imprese operanti nell’area sviluppata online

5. Processo di verticalizzazione e combinazioni produttive online

6. Combinazioni pluriproduttive e combinazioni monoproduttive online

7. Flussi di capitali esterni e accumulazione endogena online

8. La funzione di investimento di tipo endogeno online

9. Passaggio dal sottosviluppo allo sviluppo e teoria neoclassica online

10. Modificazione dell’antinomia della funzione della tecnica online

11. Flussi di capitali esterni e barriere oligopolistiche online

12. Le precondizioni dello sviluppo online

13. Formalizzazione della struttura dinamica di un sistema economico sottosviluppato online

(Le 13 parti nelle quali è suddiviso il testo sono state titolate per questo sito.)

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