Linguaggio osservativo, linguaggio teorico, assiomatizzazione
La posizione di Carnap poggia fondamentalmente, come si è visto, sulla esplicazione di un sistema linguistico duale, costituito dal linguaggio osservativo e dal linguaggio teorico [48]. Una prima considerazione da farsi a tale proposito è che questi due tipi di linguaggio differiscono tanto dal linguaggio comune [49], quanto dal linguaggio scientifico considerato come explicandum [50], proprio perché linguaggio osservativo e linguaggio teorico sono formalizzati, nel senso che ne sono poste espressamente ed esplicitamente le regole [51].
Per quanto riguarda il linguaggio comune, la sua diversità dal linguaggio teorico sembra possa essere ammessa senza discussione; ma esso si distingue anche dal linguaggio osservativo scientifico, oltre che per le differenti regole semantiche da cui è caratterizzato, anche in considerazione del fatto che quest’ultimo, nel suo aspetto di sub-linguaggio del linguaggio ampliato contenente disposizioni provabili, potrebbe essere espresso come calcolo e, quindi, come sistema assiomatizzato. Non bisogna piuttosto considerare il linguaggio comune come privo di significati coerenti e non suscettibile di caratterizzazione sistematica; tale prospettiva scambia il concetto di «linguaggio» nel senso di universo del discorso qualificato da una sintassi logica, col concetto di «linguaggio» come vocabolario qualificato da una sintassi grammaticale. Ora, [pag. 77] a parte la distinzione non del tutto chiara tra sintassi logica e sintassi grammaticale, non sembra contestabile che il linguaggio comune possa essere sempre inteso anche come universo del discorso o di un singolo, o di un gruppo o di una cultura in genere, di cui riflette la esperienza. In tal senso non si può dire che il linguaggio comune non è significante e che solo mediante la assiomatizzazione operata tramite il linguaggio tecnico esso acquisisce significato.
Tra l’altro, non è detto che l’assiomatizzazione non possa operare a tutti i livelli linguistici, né si devono confondere i concetti di «assiomatizzazione» e di «linguaggio teorico». Questo punto è piuttosto importante anche perché richiama la distinzione fondamentale tra sistema sintattico e sistema semantico; se è vero infatti che un calcolo è caratterizzato non tanto dalla formalizzazione – intesa come astrazione dai significati [52] – quanto dalla classificazione dei segni, dalle regole di formazione, dalle regole di deduzione o trasformazione (che ne costituiscono la parte centrale) e dalle definizioni [53], allora potrà darsi sistema sintattico (formale) non tradotto esplicitamente in calcolo, cioè non assiomatizzato. È quanto si ha, ad esempio, nel metodo di costruzione di un sistema per i connettivi proposizionali utilizzato da Lukasiewicz e Tarski [54]; metodo che per Carnap [55] porta alla costruzione di un sistema sintattico o calcolo, mentre in effetti determina un mero sistema formale non assiomatizzato in quanto utilizza le tavole di verità, anche se ai valori di verità vengono sostituiti valori arbitrari di altro tipo (numerici o non specificati).
La distinzione tra sistema sintattico (formale) e sistema semantico, appare in tal modo come una distinzione di grado, connessa al più o meno ampio livello di astrazione dei termini del linguaggio considerato e viene esattamente caratterizzata come prospettiva interna al linguaggio, non esplicabile sulla [pag. 78] base degli elementi esterni quali i denotata e gli interpreti [56]. Viene inoltre riconfermata un’altra importante distinzione fra calcolo o assiomatica e formalizzazione o astrazione dai significati, che si riflette in quella tra sistema assiomatico e sistema teorico. A tale proposito occorre tener presente che sebbene una teoria nella sua fase di sistematizzazione ultima debba essere assiomatizzata [57], non è detto che i termini della stessa debbano essere necessariamente espressi sotto forma di calcolo [58].
Ritornando ora alla diversità tra linguaggio osservativo e linguaggio teorico da un lato, e linguaggio scientifico considerato come explicandum dall’altro, è chiaro anzitutto come la stessa poggi sostanzialmente sulle condizioni di adeguatezza richieste per l’explicatum [59] e cioè la somiglianza con l’explicandum, la esattezza, la utilità e la semplicità. L’esplicazione del linguaggio scientifico consiste quindi in una sua espressa traduzione o formulazione in termini di linguaggio osservativo e di linguaggio teorico.[pag. 79]
Note
[48] R. Carnap, The Methodological Character of Theoretical Concepts, pp. 40, 69.
[49] Sul concetto di «linguaggio comune», cfr. Hempel, La formazione dei concetti e delle teorie nella scienza empirica, p. 62 sgg.
[50] Un accenno su questo punto è contenuto in Carnap, id., p. 40, dove parla di introduzione dei concetti scientifici nel suo sistema linguistico duale, e di ricostruzione dei concetti scientifici in termini di linguaggio teorico o linguaggio osservativo ampliato (Carnap, id., p. 66).
[51] R. Carnap, id., pp. 40, 42.
[52] Carnap identifica calcolo con sistema sintattico, cioè formale: cfr. Carnap, Introduction to Semantics, pp 10-11 sgg., 155 sgg., 232 e Carnap, Formalization of Logic, p. 6.
[53] R. Carnap, Introduction to Semantics, pp. 156 sgg., 164 sgg.; Carnap, Formalization of Logic, p. 8 sgg. Per una formulazione delle regole semantiche in un metalinguaggio neutrale fondato sul metodo della estensione ed intensione, cfr. Carnap, Meaning and Necessity, pp. 161 sgg., 168 sgg. Una rigorosa esplicazione delle regole semantiche, si trova anche in Carnap, Logical Foundations of Probability, pp. 65-82.
[54] J. Lukasiewicz, A. Tarski, Investigations into the Sentential Calculus, p. 38 sgg.
[55] R. Carnap, Formalization of Logic, pp. 10-11.
[56] Come, invece, in Carnap, Introduction to Semantics, p. 8 sgg.
[57] Anche il risultato ultimo verso cui tende la logica moderna è la piena assiomatizzazione, cioè la traduzione esplicita delle sue formule in calcolo logico; in tal senso può parlarsi di una logica formale non assiomatizzata, quale il sistema simbolico costruito da Carnap, Logical Foundations of Probability, p. 58 sgg.; sulla assiomatizzazione della logica vedi Carnap, Introduction to Semantics, p. 11 e Carnap, Formalization of Logic, p. 3 sgg.
[58] In tal senso le intende invece Hempel, La formazione dei concetti e delle teorie nella scienza empirica, p. 42 sgg., 112 sgg.; mentre Carnap a proposito del linguaggio teorico parla di regole semantiche o sintattiche di deduzione (Carnap, The Methodological Character of Theoretical Concepts, pp. 42, 62).
[59] R. Carnap, Logical Foundations of Probability, p. 5 sgg.
Indice della pubblicazione
Metodologia delle scienze sociali
Giulio Bolacchi
Capitolo I: La prospettiva metodologica delle scienze sociali
1. Scienza del comportamento e scienza psicologica
2. Prospettiva psicologica, prospettiva prasseologica, prospettiva semantica
3. Le teorie causali del significato; la corrispondenza biunivoca tra serie causali e serie disposizionali
4. Lo schema mezzo-fine; interessi iniziali, interessi interposti, interessi finali
5. La struttura del campo disposizionale
6. Schemi fattuali e schemi operativi; la traducibilità operativa dei comportamenti
7. Intermediazione, comunione, interrelazione degli interessi
8. Il concetto di «disposizione a rispondere»; stimoli diretti e stimoli preparatori
9. Disposizione a rispondere, sostitutività, sequenza delle risposte
10. L’interazione sociale; comunione di interessi, antagonismo di interessi
11. Dinamica pendolare, dinamica cumulativa, dinamica strutturale-funzionale
12. Dinamica pendolare e dinamica cumulativa in relazione alle tre prospettive del significato
Note del capitolo I
Capitolo II: Rapporto semantico e strutture linguistiche
1. Rapporto semantico e linguaggio online
2. Linguaggio-oggetto e metalinguaggio online
3. Le regole semantiche; l’intensione e l’estensione delle espressioni linguistiche online
4. Convenzionalità delle strutture linguistiche e significazione costante dei segni; la considerazione interna e la considerazione esterna del rapporto semantico online
5. Sistemi semantici e sistemi assiomatici; termini logici e termini descrittivi online
6. Le regole di verità e il concetto semantico di verità online
7. Operativismo metodologico e significato delle espressioni linguistiche online
8. Significato operativo dei segni, termini astratti, verificazione e conferma online
Note del capitolo II
Capitolo III: Le strutture linguistiche astratte
1. Costruzione e introduzione di nuove strutture semantiche online
2. Il problema dei concetti teorici; la significatività empirica dei termini teorici online
3. Il linguaggio totale della scienza: linguaggio osservativo e linguaggio teorico online
4. Empirismo, criteri di significatività e termini disposizionali; il linguaggio osservativo ampliato online
5. Linguaggio osservativo, linguaggio teorico, assiomatizzazione online
6. Il concetto di «linguaggio teorico» in Carnap; il carattere aperto del linguaggio scientifico online
7. La astrazione come presupposto metodologico del linguaggio teorico; generalizzazione e astrazione; il continuum dei livelli linguistici
8. Verificabilità empirica delle strutture astratte; la significatività dei postulati teorici e la introduzione di postulati limitativi online
Note del capitolo III
Capitolo IV: Il concetto di “struttura”
1. Struttura, ambito di significatività dei predicati, livelli di astrazione online
2. Il concetto di «sistema» online
3. Le regole di verità del sistema online
4. Le regole degli ambiti di significatività e delle descrizioni di stato online
5. Valori di verità e condizioni di verità; la significatività delle frasi entro il sistema online
6. Gli elementi basilari della struttura: i predicati e le costanti individuali online
7. L’ordine spazio-temporale
8. Le definizioni coordinative dell’unità di tempo e della congruenza di successivi intervalli di tempo
9. La comparazione di intervalli di tempo paralleli in punti diversi dello spazio: il problema della simultaneità
10. I concetti di «ordine del tempo» e «direzione del tempo» in Reichenbach online
11. Ordine del tempo e ordine causale in Reichenbach
12. Le proprietà topologiche dell’ordine spaziale e dell’ordine temporale
13. I postulati fondamentali della teoria del tempo di Reichenbach online
14. Osservazioni critiche alla teoria di Reichenbach online
15. I predicati primitivi che qualificano il concetto di «struttura dinamica» online
16. La distinzione tra serie chiusa e serie aperta
17. Le esplicazioni del concetto di «causalità» in termini di serie aperta e di irreversibilità
18. Reversibilità e irreversibilità come inderteminatezza e determinatezza dell’ordine rispetto alla modificazione nel contenuto degli stati di un sistema online
19. Stato stazionario, irreversibilità e reversibilità online
20. I predicati fondamentali che qualificano il concetto di «struttura dinamica» online
Note del capitolo IV
Capitolo V: Scienze del comportamento e scienze naturali
1. Scienza e metodologia della scienza
2. La rilevanza della teoria astratta nella scienza online
3. La distinzione tra scienze naturali e scienze sociali
4. I postulati della teoria generale della azione di Parsons e la distinzione tra teoria dell’azione e scienze naturali online
5. Il fisicalismo e la negazione della caratterizzazione autonoma delle scienze del comportamento rispetto alle scienze della natura
6. Il problema metodologico della distinzione tra scienze comportamentistiche e scienze naturalistiche
7. Indeterminismo e determinismo nella scienza fisica
8. I tentativi di superamento dell’indeterminismo nella teoria fisica
9. Il problema della distinzione tra determinismo fisico e determinismo metodologico online
10. La considerazione deterministica nelle scienze sociali e la traducibilità operativa dei comportamenti
11. Le condizioni di adeguatezza dei predicati fondamentali delle scienze del comportamento
Note del capitolo V
Capitolo VI: I predicati fondamentali delle scienze sociali
1. Statica, evoluzione, stato stazionario nella teoria economica
2. Il problema della dinamica nelle scienze sociali online
3. I problemi dinamici connessi alla considerazione della società come integrazione e della società come conflitto
4. Considerazioni critiche sulla teoria conflittuale della società
5. Dinamica del conflitto di classe e integrazione sociale
6. I predicati fondamentali della sociologia: interesse o disposizione a rispondere, campo disposizionale, interrelazione degli interessi. L’azione di accettazione
7. L’azione di scambio e l’azione di condizionamento (potere)
8. La forza sociale del potere; potere istituzionale e potere deviante
9. Considerazioni conclusive sui problemi metodologici delle scienze sociali
Note del capitolo VI