Il problema dei concetti teorici; la significatività empirica dei termini teorici

Il problema dei concetti teorici viene esaurientemente ripreso da Carnap in un saggio nel quale l’analisi è svolta non più in termini meramente semantici, relativamente alla introduzione di strutture linguistiche astratte e alla loro caratterizzazione, bensì con riferimento alla relazione del linguaggio teorico col linguaggio osservativo [21]. Il primo contenente termini riferentisi a eventi o ad aspetti o caratteristiche di eventi non osservabili; il secondo formato da termini designanti proprietà e relazioni osservabili in vista della descrizione di cose o eventi osservabili [22].[pag. 70]

Uno dei principali problemi che Carnap si propone di affrontare è quello relativo al criterio di significatività per il linguaggio teorico, quello, cioè, della individuazione delle condizioni che termini e frasi del linguaggio teorico debbono soddisfare ai fini della spiegazione e della predizione di eventi osservabili e, quindi, del suo significato empirico. Il problema del linguaggio teorico è molto complesso, soprattutto in quanto vi sono profonde incertezze circa la linea di confine tra significatività e non significatività del medesimo [23]. Quantunque al giorno d’oggi generalmente vi sia accordo fra gli empiristi nel respingere come troppo ristretti certi criteri precedentemente proposti, quale il requisito secondo cui tutti i termini teorici dovrebbero essere definibili sulla base di quelli del linguaggio osservativo e tutte le frasi teoriche dovrebbero essere traducibili entro quest’ultimo. Questo perché le regole che connettono il linguaggio teorico e quello osservativo (regole di corrispondenza) possono dare solo una parziale interpretazione del primo.

Tale fatto escluderebbe la ipotizzabilità di una linea continua collegante i termini strettamente connessi alle osservazioni – attraverso termini gradualmente più lontani dal campo osservativo – a quei termini che non posseggono alcuna specifica connessione con eventi osservabili, quali quelli della metafisica; in tal modo la significatività si ridurrebbe ad una mera questione di grado; venendo infatti a mancare ogni netta distinzione tra significatività e mancanza di senso di un sistema teorico considerato nel suo insieme, si potrebbe dire al massimo qualcosa circa il suo grado di conferma sulla base della evidenza osservativa di cui si dispone, o circa il grado della sua capacità di predizione o di esplicazione in relazione agli eventi osservabili [24]. Carnap affronta appunto nel lavoro in esame il problema di una adeguata caratterizzazione [pag. 71] della linea di confine tra significatività e mancanza di significato, la quale, se troppo ristretta potrebbe escludere dal linguaggio scientifico alcuni termini o frasi che normalmente vi sono inclusi o, se troppo ampia, includerne alcuni privi di significato scientifico; il che legittimerebbe appunto la ipotizzabilità di un continuum linguistico dal campo dell’osservativo a quello della metafisica. Egli risolve il dilemma prospettando un explicatum [25] del concetto di «significatività empirica» dei termini teorici, proponendo criteri di significazione per i termini e per le frasi del linguaggio teorico e stabilendo le condizioni di adeguatezza di tali criteri.[pag. 72]

Note

[21] R. Carnap, The Methodological Character of Theoretical Concepts, pp. 38-76. Per una distinzione tra scienza formale e scienza fattuale, cfr. Carnap, Formal and Factual Science, pp. 123-128.

[22] R. Carnap, The Methodological Character of Theoretical Concepts, p. 38. Una analisi critica di tale impostazione si trova in H. Putnam, What Theories Are Not, pp. 240-251.

[23] R. Carnap, The Methodological Character of Theoretical Concepts, p. 38.

[24] R. Carnap, The Methodological Character of Theoretical Concepts, p. 39.

[25] Per una esatta caratterizzazione del concetto di «esplicazione», cfr. Carnap, Logical Foundations of Probability, p. 3 sgg.; C. G. Hempel, La formazione dei concetti e delle teorie nella scienza empirica, p. 14 sgg.

Indice della pubblicazione

Metodologia delle scienze sociali

Giulio Bolacchi


Capitolo I: La prospettiva metodologica delle scienze sociali

1. Scienza del comportamento e scienza psicologica

2. Prospettiva psicologica, prospettiva prasseologica, prospettiva semantica

3. Le teorie causali del significato; la corrispondenza biunivoca tra serie causali e serie disposizionali

4. Lo schema mezzo-fine; interessi iniziali, interessi interposti, interessi finali

5. La struttura del campo disposizionale

6. Schemi fattuali e schemi operativi; la traducibilità operativa dei comportamenti

7. Intermediazione, comunione, interrelazione degli interessi

8. Il concetto di «disposizione a rispondere»; stimoli diretti e stimoli preparatori

9. Disposizione a rispondere, sostitutività, sequenza delle risposte

10. L’interazione sociale; comunione di interessi, antagonismo di interessi

11. Dinamica pendolare, dinamica cumulativa, dinamica strutturale-funzionale

12. Dinamica pendolare e dinamica cumulativa in relazione alle tre prospettive del significato

Note del capitolo I

 

Capitolo II: Rapporto semantico e strutture linguistiche

1. Rapporto semantico e linguaggio online

2. Linguaggio-oggetto e metalinguaggio online

3. Le regole semantiche; l’intensione e l’estensione delle espressioni linguistiche online

4. Convenzionalità delle strutture linguistiche e significazione costante dei segni; la considerazione interna e la considerazione esterna del rapporto semantico online

5. Sistemi semantici e sistemi assiomatici; termini logici e termini descrittivi online

6. Le regole di verità e il concetto semantico di verità online

7. Operativismo metodologico e significato delle espressioni linguistiche online

8. Significato operativo dei segni, termini astratti, verificazione e conferma online

Note del capitolo II

 

Capitolo III: Le strutture linguistiche astratte

1. Costruzione e introduzione di nuove strutture semantiche online

2. Il problema dei concetti teorici; la significatività empirica dei termini teorici online

3. Il linguaggio totale della scienza: linguaggio osservativo e linguaggio teorico online

4. Empirismo, criteri di significatività e termini disposizionali; il linguaggio osservativo ampliato online

5. Linguaggio osservativo, linguaggio teorico, assiomatizzazione online

6. Il concetto di «linguaggio teorico» in Carnap; il carattere aperto del linguaggio scientifico online

7. La astrazione come presupposto metodologico del linguaggio teorico; generalizzazione e astrazione; il continuum dei livelli linguistici

8. Verificabilità empirica delle strutture astratte; la significatività dei postulati teorici e la introduzione di postulati limitativi online

Note del capitolo III

 

Capitolo IV: Il concetto di “struttura”

1. Struttura, ambito di significatività dei predicati, livelli di astrazione online

2. Il concetto di «sistema» online

3. Le regole di verità del sistema online

4. Le regole degli ambiti di significatività e delle descrizioni di stato online

5. Valori di verità e condizioni di verità; la significatività delle frasi entro il sistema online

6. Gli elementi basilari della struttura: i predicati e le costanti individuali online

7. L’ordine spazio-temporale

8. Le definizioni coordinative dell’unità di tempo e della congruenza di successivi intervalli di tempo

9. La comparazione di intervalli di tempo paralleli in punti diversi dello spazio: il problema della simultaneità

10. I concetti di «ordine del tempo» e «direzione del tempo» in Reichenbach online

11. Ordine del tempo e ordine causale in Reichenbach

12. Le proprietà topologiche dell’ordine spaziale e dell’ordine temporale

13. I postulati fondamentali della teoria del tempo di Reichenbach online

14. Osservazioni critiche alla teoria di Reichenbach online

15. I predicati primitivi che qualificano il concetto di «struttura dinamica» online

16. La distinzione tra serie chiusa e serie aperta

17. Le esplicazioni del concetto di «causalità» in termini di serie aperta e di irreversibilità

18. Reversibilità e irreversibilità come inderteminatezza e determinatezza dell’ordine rispetto alla modificazione nel contenuto degli stati di un sistema online

19. Stato stazionario, irreversibilità e reversibilità online

20. I predicati fondamentali che qualificano il concetto di «struttura dinamica» online

Note del capitolo IV

 

Capitolo V: Scienze del comportamento e scienze naturali

1. Scienza e metodologia della scienza

2. La rilevanza della teoria astratta nella scienza online

3. La distinzione tra scienze naturali e scienze sociali

4. I postulati della teoria generale della azione di Parsons e la distinzione tra teoria dell’azione e scienze naturali online

5. Il fisicalismo e la negazione della caratterizzazione autonoma delle scienze del comportamento rispetto alle scienze della natura

6. Il problema metodologico della distinzione tra scienze comportamentistiche e scienze naturalistiche

7. Indeterminismo e determinismo nella scienza fisica

8. I tentativi di superamento dell’indeterminismo nella teoria fisica

9. Il problema della distinzione tra determinismo fisico e determinismo metodologico online

10. La considerazione deterministica nelle scienze sociali e la traducibilità operativa dei comportamenti

11. Le condizioni di adeguatezza dei predicati fondamentali delle scienze del comportamento

Note del capitolo V

 

Capitolo VI: I predicati fondamentali delle scienze sociali

1. Statica, evoluzione, stato stazionario nella teoria economica

2. Il problema della dinamica nelle scienze sociali online

3. I problemi dinamici connessi alla considerazione della società come integrazione e della società come conflitto

4. Considerazioni critiche sulla teoria conflittuale della società

5. Dinamica del conflitto di classe e integrazione sociale

6. I predicati fondamentali della sociologia: interesse o disposizione a rispondere, campo disposizionale, interrelazione degli interessi. L’azione di accettazione

7. L’azione di scambio e l’azione di condizionamento (potere)

8. La forza sociale del potere; potere istituzionale e potere deviante

9. Considerazioni conclusive sui problemi metodologici delle scienze sociali

Note del capitolo VI

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