Posts tagged con ‘comportamento e interesse’

  • Una campagna di promozione sociale contro gli incendi (estratto 13)

    Con Staff su 28 Marzo 2014
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    «È interessante notare a questo proposito che il rigoroso controllo sociale cui ogni soggetto è sottoposto nell’ambito del gruppo primario entro cui opera, nonché le limitatissime opportunità offertegli dall’ambiente, determinano in lui un livello di aspirazione estremamente rigido, cioè una incapacità a reagire alle difficoltà ambientali e sociali modificando il proprio campo di interessi (incapacità a prospettarsi alternative di azione).

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  • Una campagna di promozione sociale contro gli incendi (estratto 3)

    Con Staff su 28 Marzo 2014
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    «Valutare l’adeguatezza del messaggio pubblicitario rispetto a un gruppo di soggetti che non abbia la predisposizione generale di base è del tutto inutile; se questa predisposizione di base appartiene ad esempio a un insieme di persone di ceto medio-alto, oppure a un insieme di persone che ha un determinato status sociale o che professa certi valori, bisogna orientare il messaggio

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  • Una campagna di promozione sociale contro gli incendi (estratto 2)

    Con Staff su 28 Marzo 2014
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    «La predisposizione generale di base, ovvero l’interesse a una classe di prodotti o di comportamenti, delimita il gruppo al quale il messaggio pubblicitario deve essere indirizzato e individua la forza persuasiva della comunicazione, cioè la sua effettiva capacità di orientare il comportamento dei destinatari verso gli obiettivi prefissati. Da ciò discende che il messaggio pubblicitario appartiene sempre a una classe

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  • Una campagna di promozione sociale contro gli incendi (estratto 1)

    Con Staff su 28 Marzo 2014
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    «La caratteristica fondamentale delle metodologie pubblicitarie usate nell’attività di marketing dei prodotti industriali consiste nel fatto che la pubblicità non è realizzata in funzione della creazione di nuovi interessi, ma in funzione della canalizzazione di interessi generali verso prodotti specifici. La pubblicità trova infatti il bersaglio naturale in un gruppo di soggetti predisposto in linea generale al messaggio. Prima che

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  • Disposizione a rispondere e segno nella semiotica di Morris

    Con Staff su 25 Maggio 2014
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    Una qualsiasi considerazione dei segni come stimoli comporta, anzitutto, che gli stessi vengano qualificati stimoli preparatori, dovendo i segni, come tali, soddisfare alle due condizioni della asimmetria e della latenza; a tale fatto consegue inoltre, in base alle considerazioni sopra accennate, che ai segni deve essere ricollegata una disposizione a rispondere, cioè un interesse, anche se in effetti, alla determinazione di quest’ultimo, possono concorrere, di solito assieme al segno, diversi altri stimoli preparatori.

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  • Il concetto di «disposizione a rispondere»

    Con Staff su 26 Maggio 2014
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    Nella teoria di Morris, il segno è uno stimolo che, riflettendosi nel campo degli interessi del soggetto, determina il sorgere di una disposizione a rispondere (21), cioè di una potenziale reazione del soggetto medesimo. Ma uno stimolo opera sempre congiuntamente ad altri stimoli, in connessione temporale (ove le azioni dei diversi stimoli concorrenti si svolgano in periodi di tempo successivi) o in connessione simultanea con gli stessi.

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  • A new paradigm for the integration of the social sciences (estratto 15)

    Con Staff su 21 Giugno 2014
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    «This interpretation can be used to explicate the concepts of preference and utility within the more general behavioristic language. Preference expresses the order of intensity levels , whereas utility, in a general sense, does not express a property of one interest, but rather an instrumentality relation between two interests, one of which is sacrificed in order to gain the

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  • Processo di apprendimento e strutture ideologiche (estratto 6)

    Con Staff su 27 Giugno 2014
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    «Per esplicare senza ambiguità il processo di apprendimento occorre quindi specificare l’interesse finale del discente rispetto al quale lo “studiare” è strumentale. Nella ipotesi sopra formulata, il comportamento del discente è strumentale rispetto a un comportamento finale connesso alla acquisizione del rinforzatore primario positivo predisposto dal docente; cioè è strumentale rispetto all’ottenimento di un rinforzatore positivo estrinseco allo studiare; viene

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  • Processo di apprendimento e strutture ideologiche (estratto 3)

    Con Staff su 27 Giugno 2014
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    «Come abbiamo visto, una situazione di frustrazione è sempre implicata nel rapporto punitivo. Il concetto di frustrazione è caratterizzato da diversi fattori: (a) il livello di aspirazione del soggetto, cioè il grado di fungibilità esistente tra i suoi interessi finali; (b) il livello di intensità dell’interesse finale del soggetto cui si ricollega il comportamento strumentale frustrato o impedito; (c) lo

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  • L’analisi scientifica del comportamento di scelta (estratto 9)

    Con Staff su 8 Luglio 2014
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    «L’analisi del comportamento di scelta è normalmente approfondita con riferimento al concetto di aspettativa. Si afferma, infatti, che la scelta è realizzata sulla base di anticipazioni apprese o aspettative. L’aspettativa, considerata come anticipazione del soddisfacimento di un interesse, costituisce anch’essa una pseudo-esplicazione. Dire che la predizione di un evento viene formulata sulla base della frequenza del manifestarsi di quell’evento

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  • L’analisi scientifica del comportamento di scelta (estratto 7)

    Con Staff su 8 Luglio 2014
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    «Dire che l’organismo “focalizza e filtra a un tempo gli stimoli potenziali che gli provengono dall’ambiente esterno” significa formulare una pseudo-esplicazione concernente il fatto che alcuni interessi del soggetto hanno un intensità maggiore di altri interessi. Questa pseudo-esplicazione è determinata dal fatto che partendo da una analisi dei fenomeni che mostrano come un soggetto possa porre in essere comportamenti alternativi

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  • L’analisi scientifica del comportamento di scelta (estratto 6)

    Con Staff su 8 Luglio 2014
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    «Supponiamo ora che l’interessi I1 abbia una intensità molto più elevata di tutti gli altri. In questo caso occorrerà molto più tempo perché l’interessi I1 decresca a un livello inferiore a quello di qualche altro interesse. Perciò mentre nel caso precedente l’alternarsi di serie operative si manifesta immediatamente, nel secondo caso, essendo la differenza di intensità tra I1 e gli

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  • L’analisi scientifica del comportamento di scelta (estratto 5)

    Con Staff su 8 Luglio 2014
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    «Abbiamo definito l’intensità dell’interesse sulla base della compattezza delle serie operative. Quest’ultima può a sua volta essere considerata come una funzione dello stato di deprivazione. Ci si deve aspettare che un soggetto fortemente deprivato ponga sempre in essere una serie operativa (che porta a un certo rinforzatore) escludendo ogni interferenza di altre serie operative.» (G. Bolacchi, L’analisi scientifica del comportamento

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  • L’analisi scientifica del comportamento di scelta (estratto 3)

    Con giurosa su 8 Luglio 2014
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    «In termini operativi il concetto di drive, sulla base delle osservazioni sopra formulate, può essere espresso come il risultato di certe operazioni compiute su un organismo, nella specie operazioni di deprivazione in base alle quali un certo stimolo S diventa un rinforzatore S+. Operazioni appropriate possono essere trovate per ogni rinforzatore primario. In questo modo il termine drive viene definito

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  • L’analisi scientifica del comportamento di scelta (estratto 2)

    Con Staff su 8 Luglio 2014
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    «Il termine “interesse” viene in tal modo introdotto come definizione nominale dell’operazione terminale di una serie operativa e non come concetto esplicativo del comportamento operante. Infatti, se si dicesse che un soggetto pone in essere un dato comportamento in quanto egli ha un certo interesse a effettuare quel comportamento, il concetto di comportamento verrebbe esplicato in termini mentalistici poiché si

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