Posts tagged con ‘teoria e metodologia economica’

  • Conflitto di classe e stratificazione sociale

    Con Staff su 2 Marzo 2014
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    Dahrendorf, nell’introduzione alla sua opera Classi e conflitto di classe nella società industriale, ha fatto osservare come la maggioranza dei sociologi, a partire da Sombart e da Weber, abbia collegato il concetto di “classe” con i problemi della stratificazione sociale.

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  • Politiche di sviluppo, innovazione, parchi scientifici e tecnologici (estratto 16)

    Con Staff su 5 Giugno 2014
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    «Nell’ambito del mercato possono determinarsi squilibri più o meno accentuati nella dinamica dell’innovazione, in quanto esistono vincoli che la ostacolano e ne impediscono la diffusione. La prima tipologia di vincoli è data dal fatto che le attività che determinano benefici sociali indotti eccedenti i benefici privati (esternalità) vengono sottodimensionate dal mercato, in termini di allocazione di risorse, rispetto al

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  • Politiche di sviluppo, innovazione, parchi scientifici e tecnologici (estratto 15)

    Con Staff su 5 Giugno 2014
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    «La logica del mercato può essere esplicata in termini elementari rendendo endogena al linguaggio economico la variabile innovazione. In questo caso l’innovazione è espressa dalle scelte di investimento in ricerca e sviluppo che l’imprenditore realizza in funzione del rapporto costi/benefici privati di tale investimento e si diffonde primariamente mediante l’insieme di relazioni di concorrenza tra imprese, fondate su un apprendimento

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  • Politiche di sviluppo, innovazione, parchi scientifici e tecnologici (estratto 13)

    Con Staff su 5 Giugno 2014
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    «Se la dinamica scientifica e tecnologica è puramente ripetitiva, il mercato può esprimere una situazione (competitiva) di equilibrio nell’allocazione delle risorse, ma dal punto di vista dell’innovazione nei contenuti dei processi e dei prodotti è assolutamente statico; esso in sintesi realizza il suo obiettivo primario, consistente nel raggiungimento dell’ottimo paretiano, ma è privo di dinamica cumulativa, la quale è per

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  • Politiche di sviluppo, innovazione, parchi scientifici e tecnologici (estratto 8)

    Con Staff su 5 Giugno 2014
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    «Rosenberg (Le vie della tecnologia; Dentro la scatola nera: tecnologia e economia) mostra come l’attività di ricerca tecnologica e con essa l’innovazione si manifestino in tutte le fasi della produzione industriale, superando il punto di vista schumpeteriano dell’innovazione intesa come atto unico e irripetibile, il quale risente di una visione del progresso scientifico che privilegia il momento delle grandi sistematizzazioni

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  • Politiche di sviluppo, innovazione, parchi scientifici e tecnologici (estratto 7)

    Con Staff su 5 Giugno 2014
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    «Quantunque il progresso tecnologico costituisca ancora, secondo la classica espressione di N. Rosenberg, una “scatola nera” che non è stata compiutamente esplorata, non può essere negata la stretta interconnessione esistente tra la dinamica tecnologica e l’innovazione: il progresso tecnologico è tale in quanto incorpora ed esprime un insieme di attività innovative.» (G. Bolacchi, Politiche di sviluppo, innovazione, parchi scientifici e

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  • Politiche di sviluppo, innovazione, parchi scientifici e tecnologici (estratto 5)

    Con Staff su 6 Giugno 2014
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    «Nel testo di C. Clark (Il mito dello sviluppo economico. Growthmanship) le variabili culturali (che Clark chiama i fattori umani) sono prese in considerazione come variabili esogene rispetto alle variabili economiche esplicate in una logica (neoclassica) di mercato concorrenziale. Ma a queste variabili esogene viene data una connotazione restrittiva, in quanto si suppone che le stesse “possano progredire solamente

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  • Politiche di sviluppo, innovazione, parchi scientifici e tecnologici (estratto 3)

    Con Staff su 6 Giugno 2014
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    «Il concetto di progresso tecnico usato nell’ambito delle “scienze” sociali è del tutto diverso da quello usato nei modelli economici. Nel primo caso esso esprime l’innovazione tecnologica, è funzione di certe variabili sociali (quali tipologie di apprendimento e insegnamento, processi educativi, rinforzatori scientifici generalizzati nella società, gruppi di riferimento, mezzi di comunicazione orientati alla scienza) e a sua volta può

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  • Politiche di sviluppo, innovazione, parchi scientifici e tecnologici (estratto 2)

    Con Staff su 6 Giugno 2014
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    «A differenza dei modelli di crescita economica, quelle che genericamente vengono chiamate teorie dello sviluppo contengono un amalgama di variabili sociali ed economiche, nel quale incide negativamente il presupposto latente di una presunta relazione causale, o più spesso il presupposto di una interdipendenza non meglio precisata, tra i due tipi di variabili. Più correttamente, i modelli di crescita economica tentano

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  • Politiche di sviluppo, innovazione, parchi scientifici e tecnologici (estratto 1)

    Con Staff su 6 Giugno 2014
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    «L’economia, sin dalla metà del secolo XIX, si è resa autonoma dalla filosofia politica, costruendo un linguaggio che usa la stessa sintassi matematica delle scienze naturali, anche se presenta difficoltà esplicative sul piano della dinamica e con riferimento all’interpretazione semantica dei propri postulati. Le scienze sociali si muovono, tuttora, in un groviglio nel quale posizioni ideologiche, scarso approfondimento metodologico, in

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  • Oligopolio e crescita economica (estratto 3)

    Con Staff su 12 Giugno 2014
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    «Queste considerazioni debbono essere inquadrate nel contesto del linguaggio economico, il quale presenta, come tutti i linguaggi, un aspetto logico-sintattico e un aspetto semantico. Il discorso logico-sintattico è espresso in termini matematici e si traduce, con riferimento all’ipotesi neoclassica, nelle equazioni generali dell’equilibrio economico. Il discorso semantico consiste invece negli specifici significati comportamentistici che si associano a queste equazioni

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  • A new paradigm for the integration of the social sciences (estratto 7)

    Con Staff su 21 Giugno 2014
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    «Although economists tend to undervalue the set of other social behaviors that lie outside the language of economics, it is plain that if the assumption that all behaviors are in principle economic behaviors is rejected, then it is necessary to conclude that the set of factors distorting economic equilibrium is by definition exogenous to the economic system. It therefore becomes

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  • A new paradigm for the integration of the social sciences (estratto 5)

    Con Staff su 21 Giugno 2014
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    «In spite of this axiomatization (now a basic reference point for which all other social sciences should aim), within economics many problems referable to the uniqueness and global stability of equilibrium remain unsolved. But even more critical problems (perhaps including the first two) exist. They concern the semantic interpretation of the theory and are closely associated with the exclusion of

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  • On “social sciences” and science (estratto 6)

    Con Staff su 23 Giugno 2014
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    «Likewise, in economics the set of cognitive variables (upon which the explanation of choice is based) and the set of behavioral variables are mixed up, leading to a duplication of concepts and preventing translation of all the economic predicates into strictly behavioral predicates, which could have important repercussions on economic analysis as a whole and on so-called experimental economics. Moreover,

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  • Il problema della dinamica nelle scienze sociali

    Con Staff su 1 Luglio 2014
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    Una considerazione teorica dei fenomeni sociali presuppone un inquadramento degli stessi entro gli schemi dell’ordine seriale, soprattutto ai fini della esplicazione dei concetti di “statica”, “dinamica” e “stato stazionario”.

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