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Concorrenza, collettivismo e pianificazione (estratto 20)
Con Staff su 5 Luglio 20140Leggi«In conclusione il sistema walrasiano e il modello di Leontief hanno in comune un principio di efficienza ma differiscono nelle ipotesi relative al consumo. La teoria walrasiana ipotizza implicitamente una interrelazione disgiunta e quindi una separazione tra l’aspetto del consumo e quello della produzione. Il modello di Leontief si riferisce implicitamente a un sistema con interrelazione congiunta in cui il
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Concorrenza, collettivismo e pianificazione (estratto 19)
Con Staff su 5 Luglio 2014Leggi«Nel sistema dello scambio, data l’interrelazione disgiunta, i consumi risultano funzioni dei prezzi (la domanda è distinta dall’offerta); nel sistema collettivistico, invece, data l’interrelazione congiunta, il consumo è un dato a priori fissato mediante una decisione unitaria di tutti i soggetti. In quest’ultimo caso è possibile prendere in considerazione anche un differimento dei consumi e quindi una accumulazione riferita al
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Concorrenza, collettivismo e pianificazione (estratto 18)
Con Staff su 5 Luglio 2014Leggi«La costruzione di modelli come quello di Leontief è connessa all’esigenza, che storicamente si è venuta formando, di dare una interpretazione del sistema collettivistico. Perciò il modello di Leontief non costituisce un superamento della teoria walrasiana, ma semplicemente uno schema che interpreta una realtà diversa da quella della concorrenza. L’elemento comune ai due schemi è costituito dalla formulazione del principio
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Concorrenza, collettivismo e pianificazione (estratto 17)
Con Staff su 5 Luglio 2014Leggi«Come abbiamo precedentemente rilevato, a parte le differenze relative al modo in cui il consumo e la produzione sono determinati nel sistema collettivistico rispetto al sistema dello scambio, le condizioni di efficienza per la produzione sono le stesse nei due sistemi. Si tratta, in questo caso, del primo concetto di efficienza che si riassume nel principio del minimo costo. Ora
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Concorrenza, collettivismo e pianificazione (estratto 16)
Con Staff su 5 Luglio 2014Leggi«Ciò che alla economia importa stabilire sono le leggi che guidano l’azione umana quando, date certe risorse, un soggetto cerca di soddisfare un dato insieme di bisogni. Solo impostato in questo modo il problema, e prescindendo dal fatto che il contenuto e il numero dei bisogni si modificano continuamente, è possibile pervenire a leggi economiche “scientifiche”, anche se non di
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Concorrenza, collettivismo e pianificazione (estratto 15)
Con Staff su 5 Luglio 2014Leggi«Sulla base di queste precisazioni appare quindi comprensibile l’insuccesso della teoria classica nel fornire una esplicazione soddisfacente dei fenomeni economici. Insuccesso dovuto al fatto che la teoria classica è un tentativo di esplicare la dinamica cumulativa; per cui l’effettivo problema scientifico dell’economia, cioè l’esplicazione dell’azione economica, è un problema sconosciuto agli economisti classici. Solo con l’abbandono del problema della dinamica
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Concorrenza, collettivismo e pianificazione (estratto 14)
Con Staff su 5 Luglio 2014Leggi«La teoria di Walras-Pareto non può fornire alcuno schema di pianificazione applicabile nella pratica, in quanto essa fornisce soltanto una definizione dell’efficienza per l’attività produttiva prescindendo dal fatto che vi sia o non vi sia accumulazione. Quando Pareto e Barone affermano che la produzione nel sistema collettivistico è organizzata secondo principi di efficienza identici a quelli validi per l’impresa privata
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Concorrenza, collettivismo e pianificazione (estratto 13)
Con Staff su 5 Luglio 2014Leggi«Consideriamo un sistema collettivistico. I soggetti possono di comune accordo effettuare un differimento del soddisfacimento dei bisogni nel tempo e destinare una parte delle risorse alla costruzione di nuovi mezzi di produzione, oppure possono decidere (sempre di comune accordo) di impiegare tutte le risorse per soddisfare i bisogni. Nel primo caso il sistema collettivistico pianifica, nel secondo caso reintegra se
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Concorrenza, collettivismo e pianificazione (estratto 12)
Con Staff su 5 Luglio 2014Leggi«Una volta chiarite le differenze sul piano economico e sociologico tra sistema dello scambio e sistema collettivistico si rende necessaria una analisi del concetto di pianificazione, il cui significato è generalmente identificato con quello di sistema collettivistico. Questa identificazione costituisce l’origine di numerosi pseudo-problemi, i quali hanno indotto alcuni economisti a ritenere che la teoria economica, così come è stata
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Concorrenza, collettivismo e pianificazione (estratto 7)
Con giurosa su 5 Luglio 2014Leggi«Abbiamo visto che nel sistema collettivistico l’azione dello stato come produttore si fonda su un insieme di interessi interrelati in modo congiunto. Ciò significa che in tale sistema ogni possibile interazione tra soggetti implica sempre interessi congiunti. Al contrario, nel sistema dello scambio si è visto come tutte le possibili interazioni implicano sempre interessi interrelati in modo disgiunto. Il sistema
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Concorrenza, collettivismo e pianificazione (estratto 5)
Con Staff su 5 Luglio 2014Leggi«Possiamo caratterizzare pertanto il sistema della concorrenza e il sistema collettivistico, dal punto di vista sociologico, prendendo in considerazione due diversi tipi di relazioni tra gli interessi dei soggetti: il primo tipo è quello della interrelazione congiunta, per cui ogni soggetto non solo ha interesse a soddisfare la propria scala di bisogni ma ha anche interesse a che tutti gli
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Concorrenza, collettivismo e pianificazione (estratto 4)
Con giurosa su 5 Luglio 2014Leggi«È evidente che dal punto di vista sociologico ogni riferimento al soggetto isolato è privo di significato, sebbene, come abbiamo dimostrato, soggetto isolato e sistema collettivistico puro siano equivalenti dal punto di vista economico. L’analisi delle differenze tra i due sistemi dal punto di vista sociologico ci riconduce alla distinzione tra interrelazione congiunta e interrelazione disgiunta degli interessi.» (G. Bolacchi,
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Concorrenza, collettivismo e pianificazione (estratto 3)
Con Staff su 5 Luglio 2014Leggi«L’identificazione, operata da Pareto e Barone sul piano formale della teoria economica, tra sistema della concorrenza e sistema collettivistico, risulta quindi inesatta. Nel sistema della concorrenza i soggetti massimizzano le proprie funzioni di ofelimità modificando la distribuzione personale dei beni di consumo mediante lo scambio; mentre nel sistema collettivistico i bisogni che devono essere soddisfatti sono bisogni comuni a tutti
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Concorrenza, collettivismo e pianificazione (estratto 2)
Con giurosa su 5 Luglio 2014Leggi«Nel sistema collettivistico non esiste né una domanda, né una offerta, poiché tutti i soggetti stabiliscono di comune accordo quanto deve essere consumato e quindi quanto deve essere prodotto per il consumo; non ha senso pertanto parlare di mutui aggiustamenti della domanda e dell’offerta. L’uguaglianza tra quantità domandata (consumo) e quantità offerta (produzione) nel sistema collettivistico deriva direttamente dal fatto
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Concorrenza, collettivismo e pianificazione (estratto 1)
Con Staff su 5 Luglio 2014Leggi«Il principio del massimo collettivo non si riferisce a una ipotetica distribuzione di risorse la quale rispetto a tutte le possibili distribuzioni sarebbe quella ottima, ma al contrario stabilisce quali sono le condizioni che consentono ai soggetti di massimizzare le proprie funzioni di ofelimità, data una certa distribuzione di risorse, qualunque essa sia. La forma della distribuzione può quindi riflettere
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