Posts tagged con ‘metodo scientifico galileiano’

  • A new paradigm for the integration of the social sciences (estratto 9)

    Con Staff su 21 Giugno 2014
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    «I.P. Pavlov and B.F. Skinner operated on the experimental level by totally isolating the system from the outside. However, this fact did not obstruct the finding of the basic laws of behavior; on the contrary, it helped. Nevertheless modern Aristotelians seem not to follow the lesson of science. They persist in doing experiments that contradict the scientific method, and do

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  • On “social sciences” and science (estratto 4)

    Con Staff su 23 Giugno 2014
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    «Controlled experiment entails a real methodological revolution (a revolution in the research methods) compared to the Aristotelian pre-scientific idea that still persists as a philosophical view of science and is seriously detrimental to the development of an actual social science. This revolution is founded on the rise of the Galilean and Newtonian concept of a closed or isolated system.» (G.

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  • Il problema del metodo nella sociologia (estratto 17)

    Con Staff su 26 Giugno 2014
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    «La ricerca di predicati astratti che unificano differenti predicati sperimentali ci costringe ad abbandonare i significati empirici del linguaggio comune e a ricercare concetti che spesso possono sembrare molto poco compatibili con i concetti tratti dall’esperienza comune. Come avviene questo passaggio? Soffermiamoci ancora sull’esempio della meccanica, che ha un grande significato metodologico, analizzando il primo passo (compiuto da Galileo) per

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  • L’analisi scientifica del comportamento di scelta (estratto 7)

    Con Staff su 8 Luglio 2014
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    «Dire che l’organismo “focalizza e filtra a un tempo gli stimoli potenziali che gli provengono dall’ambiente esterno” significa formulare una pseudo-esplicazione concernente il fatto che alcuni interessi del soggetto hanno un intensità maggiore di altri interessi. Questa pseudo-esplicazione è determinata dal fatto che partendo da una analisi dei fenomeni che mostrano come un soggetto possa porre in essere comportamenti alternativi

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  • Il distacco tra la prospettiva metafisica di Parsons e la prospettiva scientifica

    Con Staff su 1 Gennaio 2015
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    È interessante, per comprendere meglio il distacco tra la prospettiva metafisica di Parsons e la prospettiva scientifica, riportare quanto dice Mach a proposito del metodo usato da Galileo per provare l’ipotesi secondo cui la velocità cresce proporzionalmente al tempo.

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  • Predicati sperimentali e predicati teorici. Il livello di astrazione dei predicati

    Con Staff su 2 Gennaio 2015
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    L’errore metodologico di Parsons è di estrema gravità ed è importante approfondirne tutti gli aspetti in quanto la prospettiva che ne deriva ha contribuito a mantenere a un livello pre-scientifico lo studio dei fenomeni sociali. L’errore è analogo a quello che bloccò per circa duemila anni dopo Aristotele il sorgere della scienza fisica; anche il discorso fisico veniva infatti svolto partendo da concetti del senso comune e assumendo questi concetti come predicati fondamentali.

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  • Critica del metodo della spiegazione condizionale

    Con Staff su 7 Gennaio 2015
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    Qual è il significato metodologico delle regole di esperienza? Da un lato, come abbiamo detto, le regole generali di esperienza possono essere esplicate in termini strutturali come leggi generali espresse in termini funzionali, da un altro lato in quanto esse si riferiscono a fatti storici ordinati in senso irreversibile esse devono essere considerate come regole dei divenire e quindi non possono essere espresse in termini funzionali.

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  • La prospettiva di Max Weber

    Con Staff su 11 Gennaio 2015
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    L’elemento centrale del pensiero di Weber che sta alla base di queste errate interpretazioni teoriche è costituito dalla distinzione tra giudizi di valore e relazioni di valore.

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  • Le scatole vuote della sociologia (estratto 5)

    Con Staff su 23 Aprile 2015
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    «Mentre Aristotele risponde alla domanda “che cosa è l’evento”, e concepisce la scienza come conoscenza per dimostrazione fondata su «cause» intese come «essenze necessarie», Galileo risponde alla domanda “come opera l’evento (variabile dipendente)” rispetto ad altri eventi, e concepisce la scienza come conoscenza per relazione fondata su cause intese come variabili indipendenti.» (G. Bolacchi, Le scatole vuote della sociologia, p.

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  • Le scatole vuote della sociologia (estratto 4)

    Con Staff su 23 Aprile 2015
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    «All’intuizione come “principio della scienza” Galileo contrappone il metodo sperimentale qualificato dalla relazione funzionale, mostrando come “i princìpi” possano essere giustificati all’interno della scienza. Fondare la scienza sull’“induzione astrattiva”, cioè sull’intuizione, significa negare la scienza, perché l’intuizione, avendo il carattere della soggettività, rende non comparabili in linea di principio le posizioni dei diversi osservatori. Per Galileo, inoltre, l’evento singolo ha

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  • Le scatole vuote della sociologia

    Con Staff su 1 Novembre 2016
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    Un sociologo, che ha studiato sociologia secondo le tradizioni consolidate dell’Europa occidentale e degli Stati Uniti, sta visitando una fabbrica di cappelli. Sugli scaffali del magazzino vi è un numero imprecisato ma grande di scatole contenenti cappelli. Anche nei ripiani della sua mente vi sono delle scatole: egli le ha collocate a mano a mano che progrediva negli studi sociologici, dall’università all’insegnamento universitario, e continua tuttora a collocarle quando ne trova di nuove.

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  • Metodo galileiano e analisi del comportamento (estratto 4)

    Con giurosa su 16 Gennaio 2022
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    «Bisogna dare atto a Pavlov di un uso robusto del metodo sperimentale che si conforma ai rigidi criteri delle scienze naturali e a Skinner di un uso dell’esperimento altrettanto valido, anche se le pratiche skinneriane concedono spazi a diverse zone d’ombra, con riferimento soprattutto alla interpretazione dei dati sperimentali e alla contestuale elaborazione teorica. Lascia pertanto perplessi il fatto che

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  • Metodo galileiano e analisi del comportamento (estratto 3)

    Con giurosa su 16 Gennaio 2022
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    «Per definire il comportamento in termini scientifici occorre attribuirgli un significato che può essere ottenuto solo individuando specifiche unità minime di analisi che operano come predicati primitivi. Su questo piano solo le modalità di analisi pavloviane e skinneriane sono in grado di definire il comportamento, meglio le relazioni (funzioni) mediante le quali il comportamento è spiegato, in termini univoci e

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