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Una campagna di promozione sociale contro gli incendi (estratto 11)
Con Staff su 28 Marzo 20140Leggi«Due sono gli aspetti peculiari del tipo di cultura (cioè dei modi di vita istituzionalizzati) esistente nelle zone agro-pastorali, che sono quelle, come si è visto, in cui si manifesta con maggiore intensità il fenomeno degli incendi. Un primo aspetto concerne il fatto che la interazione sociale è normalmente limitata al gruppo primario, quale quello della famiglia estesa e in
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Una campagna di promozione sociale contro gli incendi (estratto 10)
Con Staff su 28 Marzo 2014Leggi«L’unica istituzione che presenta una certa elasticità di utilizzazione da parte dell’ente pubblico in funzione di una modificazione o di uno sviluppo guidato degli atteggiamenti infantili è la scuola, la quale però ha lo svantaggio di realizzare un flusso segmentato di stimolazioni ed una minore forza di incidenza in quanto, normalmente, non viene assunta dal fanciullo come gruppo di riferimento,
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Una campagna di promozione sociale contro gli incendi (estratto 4)
Con Staff su 28 Marzo 2014Leggi«Gli stereotipi sociali di tipo culturale non possono essere modificati dal messaggio pubblicitario nella sua dimensione normale, ma richiedono la individuazione di messaggi “ad hoc” di tipo diverso, cioè la realizzazione di interventi volti non già a specificare, ma a far sorgere una predisposizione generale di base. La predisposizione generale di base è la variabile strategica che consente di
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Il sequestro come fatto sociale (estratto 40)
Con Staff su 22 Maggio 2014Leggi«Il mancato effetto dissuasivo indica che la punizione non ha funzionato come variabile indipendente rispetto all’interruzione dei comportamenti strumentali devianti e che, con probabilità molto alta, in situazioni equivalenti, non funzionerà per il futuro. In questa prospettiva, poiché il significato comportamentistico della pena non è l’espiazione, ma l’interruzione degli operanti strumentali che realizzano il deviamento, la operatività della pena rispetto
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Il sequestro come fatto sociale (estratto 38)
Con Staff su 22 Maggio 2014Leggi«La riabilitazione ha costi sociali molto elevati rispetto ai benefici che determina; per questo motivo la privazione della libertà personale può essere ammessa, anche prescindendo dalla riabilitazione, non come pena ma come pura e semplice misura di prevenzione e tutela sociale, collegata a una patologia del comportamento derivante da un processo di socializzazione anomalo; ma per far questo bisogna rinunciare
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Il sequestro come fatto sociale (estratto 29)
Con Staff su 22 Maggio 2014Leggi«Il relativismo culturale costituisce uno degli aspetti più rappresentativi della società attuale. Di fronte alla pluralità degli atteggiamenti e dei valori, che rendono diversi i gruppi sociali e ne specificano i modelli di comportamento e di organizzazione generalizzati, bisognerebbe porsi il problema della integrazione dei molteplici sistemi di interazione sociale in una prospettiva di reciproco rispetto; che è poi la
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Il sequestro come fatto sociale (estratto 28)
Con Staff su 22 Maggio 2014Leggi«Il processo di unificazione nazionale che ha sovrapposto con la forza una cultura regionale egemone a una molteplicità di altre culture, anch’esse regionali ma meno innovative, è sempre stato impostato in termini repressivi e punitivi e ha sempre preteso di imporre una unificazione tra contesti sociali radicalmente diversi, servendosi proprio, come strumento primario, di quel formalismo giuridico che può essere
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Il sequestro come fatto sociale (estratto 24)
Con Staff su 22 Maggio 2014Leggi«In sintesi sono mancate tanto le pre-condizioni sociali, quanto le pre-condizioni economiche dello sviluppo; più correttamente, c’è stata una scelta distorta esprimente una caratteristica forma di potere deviante della classe politica; quest’ultima, anziché porsi come obiettivo lo sviluppo economico (e sociale), si è posta come obiettivo la massimizzazione della propria base del consenso, subordinando l’efficacia degli interventi pubblici alla persistenza
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Il sequestro come fatto sociale (estratto 23)
Con Staff su 22 Maggio 2014Leggi«Determinare cambiamenti nelle culture intervenendo sulle stesse mediante variabili esogene che non siano di tipo normativo-punitivo non è facile, soprattutto quando l’ordinamento politico è pluralistico e democratico; la classe politica tende infatti ad adeguarsi agli interessi della base del consenso, escludendo dal repertorio degli interessi pubblici qualsiasi atto che possa modificare le situazioni sociali esistenti.» (G. Bolacchi, Il sequestro come
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Il sequestro come fatto sociale (estratto 18)
Con Staff su 22 Maggio 2014Leggi«I conflitti fra diverse culture non si risolvono e non si possono risolvere usando solo gli strumenti del potere (in particolare del potere penale). Al massimo col potere penale si può risolvere (male) un conflitto tra stato e deviamento singolo; ma quando il deviamento è radicato profondamente in un contesto sociale, sarebbe opportuno chiedersi perché mai il deviamento sia tale solo
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Il sequestro come fatto sociale (estratto 16)
Con Staff su 22 Maggio 2014Leggi«L’interesse pubblico alla prevenzione del deviamento può essere soddisfatto dallo stato in quattro modi, due diretti e due indiretti, mediante: 1. sequenze operative orientate alla modificazione del contesto sociale entro cui il comportamento deviante è appreso; 2. sequenze operative orientate a proteggere i soggetti contro i quali può essere indirizzato un comportamento deviante; 3. sequenze operative di tipo meramente punitivo;
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Il sequestro come fatto sociale (estratto 10)
Con Staff su 22 Maggio 2014Leggi«Lo schema normativo (per definizione statico) unifica e uniforma tutte le tipologie di deviamento, differenziandole solo con riferimento alle quantità di pena da erogare. In realtà i deviamenti sono tutti fra loro profondamente diversi (anche quelli che appartengono alla stessa tipologia, come nel caso del sequestro) in quanto causati da contesti sociali e psicologici non comparabili. Capire le variabili sociali
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Il sequestro come fatto sociale (estratto 5)
Con Staff su 23 Maggio 2014Leggi«Se la considerazione dei fatti sociali fosse fondata su una esplicazione scientifica degli stessi, l’intervento statuale dovrebbe essere orientato in termini radicalmente diversi: verso un’eliminazione o modificazione delle cause del deviamento (con opportune politiche di intervento congiunte di tipo socio-culturale ed economico), anziché verso una punizione degli effetti del deviamento.» (G. Bolacchi, Il sequestro come fatto sociale, pp. 11-12)
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Politiche di sviluppo, innovazione, parchi scientifici e tecnologici (estratto 33)
Con Staff su 5 Giugno 2014Leggi«Non considerare gli obiettivi concernenti l’attivazione delle pre-condizioni dello sviluppo e pretendere di perseguire obiettivi di massimizzazione del tasso di rendimento sociale dell’innovazione in un contesto socio-economico privo di industrializzazione diffusa, di ricerca e sviluppo generalizzati nelle imprese, di forza lavoro qualificata, di università in grado di interagire attivamente col mondo imprenditoriale, di propensione generalizzata all’innovazione e all’imprenditorialità, in cui
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Politiche di sviluppo, innovazione, parchi scientifici e tecnologici (estratto 32)
Con Staff su 5 Giugno 2014Leggi«Nelle aree in via di sviluppo l’esigenza di fornire incentivi pubblici alla formazione risulta ancora più marcata, in quanto l’assenza di un mercato competitivo e innovativi fa sì che non esista neppure una rete di imprese alla quale possa essere ricollegata una domanda di professionalità di elevato livello, dalla quale origini un sistema formativo privato corrispondente. A domanda di professionalità
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