Posts tagged con ‘spazio sociale pre-istituzionale’

  • Potere istituzionale e potere deviante

    Con Staff su 1 Marzo 2014
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    Il potere, come azione sociale condizionante, può assumere due fondamentali caratterizzazioni: quella di potere istituzionale e quella di potere deviante. La distinzione delle due forme di potere può individuarsi, anzitutto, non in ordine alla posizione di alternative di azione in termini di deviamento-reintegrazione, propria di ogni tipo di potere, bensì sotto un profilo funzionale.

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  • La democrazia come commisurazione istituzionalizzata della forza sociale del potere istituzionale e del potere deviante

    Con Staff su 4 Maggio 2014
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    Considerati i concetti di «libertà» come nettamente distinti da quello di «democrazia» resta da chiarire quali rapporti esistano tra gli stessi. In particolare, possiamo dire subito che in una comunione interrelata fondata sulla interiorizzazione, cioè in una società in cui sia massimo il grado di libertà intesa come adeguazione degli interessi comuni agli interessi dei singoli, non ha alcun senso parlare di democrazia. Più interessante si presenta, invece, il rapporto tra democrazia e comunione interrelata fondata sul potere, cioè tra democrazia e libertà negativa intesa come sfera di azioni di condizionamento, in termini di potere deviante, connessa alla autonomia del singolo.

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  • Potere deviante e classe sociale

    Con Staff su 18 Maggio 2014
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    In una società strutturata in base all’azione di condizionamento, non è detto che la dinamica intrinseca al sistema si esaurisca nel rapporto di reintegrazione pendolare tendente a ripristinare le situazioni di potere istituzionalizzato, cioè legittimate nell’ambito del sistema. Il fenomeno del potere deviante contraddice a questa ipotesi, in quanto la sua esplicazione non può riportarsi alla dinamica pendolare delle strutture sociali; se così fosse, infatti, esso non avrebbe alcuna rilevanza in ordine alla modificazione di quelle strutture, in quanto verrebbe immediatamente assoggettato al processo riequilibratore della reintegrazione pendolare.

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  • L’interesse di classe

    Con Staff su 22 Maggio 2014
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    La considerazione della classe in termini di interesse comune e interrelato ne illustra un aspetto fondamentale che potrebbe dirsi strutturale, ma, come si è detto, non ne esaurisce la complessa problematica, che ricomprende anche un momento dinamico; nel senso che l’interesse comune è dinamicamente volto verso la modificazione delle strutture del sistema sociale entro cui opera.

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  • Il sequestro come fatto sociale (estratto 15)

    Con Staff su 22 Maggio 2014
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    «Se il coinvolgimento positivo si realizza con riferimento a interessi devianti che hanno alto livello di intensità (come, ad esempio, nel caso in cui un gruppo sociale sia particolarmente sensibile a criteri di equità o giustizia distributiva definiti ovviamente secondo i paradigmi culturali tipici del gruppo), se gli interessi istituzionalizzati definiti dall’élite del potere non si modificano conformemente alle istanze

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  • Il sequestro come fatto sociale (estratto 14)

    Con Staff su 22 Maggio 2014
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    «Tanto la dinamica sociale evolutiva (cioè la dinamica storica) quanto la dinamica sociale strutturale si sviluppano, nello spazio sociale pre-istituzionale, mediante continui ampliamenti o riduzioni dei gruppi di soggetti che riconoscono i propri interessi nell’uno o nell’altro dei due insiemi di interessi positivamente coinvolti: gli interessi istituzionalizzati e gli interessi contrapposti, potenzialmente devianti.» (G. Bolacchi, Il sequestro come fatto sociale,

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  • Il sequestro come fatto sociale (estratto 4)

    Con Staff su 23 Maggio 2014
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    «Quando una cultura sub-statuale potenzialmente deviante varca i confini dello spazio sociale pre-istituzionale per realizzare un deviamento attuale, essa ha un livello di accettazione sociale molto elevato; in tal caso il gruppo sociale da cui è espressa non è disposto a sacrificare gli interessi positivamente coinvolti che lo caratterizzano (e che fondano il proprio sistema normativo) a favore della cultura

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  • Classe sociale e categoria sociale

    Con Staff su 24 Maggio 2014
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    Dopo quanto si è detto, è possibile fornire una esplicazione sufficientemente chiara del termine “classe sociale” utilizzando appunto quelle generalissime e fondamentali nozioni di “campo degli interessi”, “comunità”, “mutualità” e “intermediazione degli interessi”, che sopra abbiamo brevemente riportato.

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  • Processo di apprendimento e strutture ideologiche (estratto 10)

    Con Staff su 27 Giugno 2014
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    «Pertanto, in una società pluralistica, i soggetti sono influenzati da tanti tipi di socializzazione quanti sono gli interessi ideologici in conflitto. Il conflitto tra gli interessi istituzionalizzati da una parte e gli interessi dei gruppi che agiscono nel pre-istituzionale dall’altra, si ritrova anche nell’ambito delle istituzioni scolastiche, in quanto la scuola costituisce lo strumento più importante mediante il quale si

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  • Teoria delle classi sociali (estratto 38)

    Con Staff su 12 Agosto 2014
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    «Riformulando questi problemi in termini di gruppi sociali possiamo osservare che, ove i confini del gruppo che detiene il potere non siano tanto vasti da ricomprendere l’intera collettività (nel qual caso il potere deviante non esisterebbe), tale gruppo sarà necessariamente costretto a bilanciare e contrastare il potere deviante, posto in essere dai gruppi oppositori in vista delle modificazioni delle strutture

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  • Deviamento potenziale, deviamento attuale e mutamento delle strutture del sistema

    Con Staff su 1 Novembre 2014
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    Il soggetto deviante si trova di fronte a due possibili comportamenti: egli può sacrificare il suo interesse non compatibile con gli interessi comuni del sistema, sottoponendosi in tal modo al condizionamento (deviamento potenziale); oppure può soddisfare l’interesse non compatibile con gli interessi comuni del sistema e sacrificare un altro interesse (deviamento attuale).

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  • Il mutamento sociale nel pluralismo e nel collettivismo

    Con Staff su 8 Maggio 2015
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    Fatte queste precisazioni possiamo analizzare il modo in cui opera il cambiamento sociale nel due tipi di sistemi. Dal punto di vista del cambiamento le società pluralistiche presentano un alto grado di dinamismo, cioè una elevata possibilità di modificazione dei fini sociali istituzionalizzati.

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  • Sistemi pluralistici e sistemi collettivistici

    Con Staff su 9 Maggio 2015
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    Occorre innanzi tutto distinguere tra gruppi di soggetti i cui interessi siano tutti interrelati in modo congiunto e gruppi di soggetti i cui interessi siano tutti interrelati in modo disgiunto. Il primo caso corrisponde alla società collettivistica, mentre il secondo corrisponde alla società atomistica fondata sul conflitto (società pluralistica).

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