Posts tagged con ‘tempo come ordine/direzione’

  • Il problema del metodo nella sociologia (estratto 13)

    Con Staff su 26 Giugno 2014
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    «Possiamo osservare a questo punto che sulla considerazione del tempo come ordine non può fondarsi uno schema esplicativo della storia, cioè della dinamica cumulativa (o evolutiva). Quest’ultima infatti consiste in una successione di stati ordinati serialmente nella quale il tempo è considerato non come ordine ma come direzione. In questo caso gli stati del sistema sono ordinati con riferimento al

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  • Il problema del metodo nella sociologia (estratto 12)

    Con Staff su 26 Giugno 2014
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    «Le analisi scientifiche formulate dal punto di vista della statica o dal punto di vista della dinamica si fondano, quindi, entrambe sulla relazione fondamentale Rf (x, y; p1, p2, …, pn) che in un caso è vista solo come pura e semplice relazione asimmetrica esprimente una interdipendenza tra i fattori che si considerano e dalla quale non è ricavabile un ordine

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  • Il problema della dinamica nelle scienze sociali

    Con Staff su 1 Luglio 2014
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    Una considerazione teorica dei fenomeni sociali presuppone un inquadramento degli stessi entro gli schemi dell’ordine seriale, soprattutto ai fini della esplicazione dei concetti di “statica”, “dinamica” e “stato stazionario”.

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  • I predicati fondamentali che qualificano il concetto di «struttura dinamica»

    Con Staff su 5 Luglio 2014
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    Riepiloghiamo ora l’analisi svolta sulle strutture dinamiche. a) La prospettiva fondamentale che costituisce il necessario presupposto di ogni tipo di struttura dinamica è quella dell’ordine logico caratterizzato da una relazione asimmetrica transitiva e connessa.

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  • Reversibilità e irreversibilità come indeterminatezza e determinatezza dell’ordine rispetto alla modificazione nel contenuto degli stati di un sistema

    Con Staff su 7 Luglio 2014
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    Riesaminiamo ora i problemi sopra prospettati partendo da una considerazione dei predicati dinamici reversibilità e irreversibilità che specificano l’ordine logico. Con riferimento a quest’ultimo, al livello di astrazione tipico del discorso logico, non può porsi alcuna differenziazione strutturale tra descrizione nel senso della relazione originaria e descrizione nel senso della relazione inversa.

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  • Osservazioni critiche alla teoria di Reichenbach

    Con Staff su 9 Luglio 2014
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    Lo schema di Reichenbach poggia sul concetto fondamentale di «ordine seriale». Questo concetto non è utilizzato da Reichenbach quale presupposto suscettibile di ulteriori specificazioni mediante predicati di livello meno elevato; al contrario esso costituisce una esplicazione diretta del tempo come ordine e quindi delle strutture causali (in quanto l’ordine del tempo è definito in termini causali).

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  • I postulati fondamentali della teoria del tempo di Reichenbach

    Con Staff su 10 Luglio 2014
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    La costruzione di Reichenbach poggia su numerosi postulati che è opportuno riassumere: 1) dire che una linea retta quantunque serialmente ordinata non ha una direzione, significa affermare che non esiste alcun mezzo per distinguere, sotto un profilo strutturale, tra la sinistra e la destra, cioè tra una relazione e la sua inversa.

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  • I concetti di «ordine del tempo» e «direzione del tempo» in Reichenbach

    Con Staff su 11 Luglio 2014
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    Analizziamo ora, al fine di chiarire meglio i problemi sopra prospettati, le considerazioni di Reichenbach sull’ordine del tempo e la direzione del tempo. Egli afferma che una adeguata esplicazione del tempo non può prescindere da una analisi del rapporto di causalità, in quanto esisterebbe una stretta connessione tra l’ordine del tempo e i processi causali; l’ordine temporale sarebbe cioè riducibile all’ordine causale.

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  • Metodologia delle scienze sociali (estratto 33)

    Con Staff su 3 Dicembre 2014
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    «Lo schema di Reichenbach poggia sul concetto fondamentale di “ordine seriale”. Questo concetto non è utilizzato da Reichenbach quale presupposto suscettibile di ulteriori specificazioni mediante predicati di livello meno elevato; al contrario esso costituisce una esplicazione diretta del tempo come ordine e quindi delle strutture causali (in quanto l’ordine del tempo è definito in termini causali). Da ciò consegue che

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  • Metodologia delle scienze sociali (estratto 31)

    Con Staff su 3 Dicembre 2014
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    «La distinzione tra ordine del tempo e direzione del tempo è formulata da Reichenbach anche in relazione ai due concetti di “reversibilità” e “irreversibilità”. Egli fa osservare a questo proposito che non è esatto affermare, come avviene nelle discussioni correnti sul problema del tempo, che solo i processi irreversibili individuino una relazione asimmetrica della causalità, mentre i processi reversibili individuerebbero

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  • Metodologia delle scienze sociali (estratto 30)

    Con Staff su 3 Dicembre 2014
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    «Riassumendo, le proprietà quantitative (metriche) del tempo dipendono, per Reichenbach, da tre definizioni coordinative: la prima, relativa alla unità di tempo, determina il valore numerico di un intervallo di tempo; la seconda, relativa alla uniformità del tempo, si riferisce alla comparazione di successivi intervalli di tempo; la terza, relativa alla simultaneità, si riferisce alla comparazione di intervalli di tempo paralleli

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  • Il tempo come ordine (dinamica strutturale) e il tempo come direzione (dinamica cumulativa)

    Con Staff su 4 Gennaio 2015
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    Possiamo osservare a questo punto che sulla considerazione del tempo come ordine non può fondarsi uno schema esplicativo della storia, cioè della dinamica cumulativa (o evolutiva). Quest’ultima infatti consiste in una successione di stati ordinati serialmente nella quale il tempo è considerato non come ordine ma come direzione. In questo caso gli stati del sistema sono ordinati con riferimento al mutamento nel contenuto degli stati il mutamento è cioè caratterizzato in termini di evoluzione (processo cumulativo).

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  • Relazione funzionale e ordine seriale: analisi dinamica e analisi statica

    Con Staff su 5 Gennaio 2015
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    Le analisi scientifiche formulate dal punto di vista della statica o dal punto di vista della dinamica si fondano, quindi, entrambe sulla relazione funzionale che in un caso è vista solo come pura e semplice relazione asimmetrica esprimente una interdipendenza tra i fattori che si considerano e dalla quale non è ricavabile un ordine (temporale) degli stati; mentre nell’altro caso, poiché contiene il tempo come variabile indipendente implicita, è vista anche come relazione d’ordine dalla quale si ricava una successione (temporale) degli stati.

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  • La spiegazione causale

    Con Staff su 8 Gennaio 2015
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    Un altro punto che occorre qui sottolineare è dato dal fatto che l’interpretazione tradizionale della scienza accettata da Weber ha un carattere filosofico. Questa concezione metafisica della scienza implica una considerazione della spiegazione causale con riferimento a un dato fenomeno come individuazione della totalità dei fattori determinanti l’accadere di questo fenomeno. In tal modo la causalità come rapporto necessario tra i fenomeni viene intesa come possibilità di risalire alla totalità dei fattori che hanno contribuito a produrre un dato fenomeno. Ora concepire la spiegazione causale come individuazione della totalità delle cause che determinano un dato fenomeno significa appunto considerare la causalità in termini metafisici.

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  • Schemi teorici funzionali e schemi teorici cumulativi

    Con Staff su 3 Luglio 2015
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    Diventa a questo punto necessaria la distinzione metodologica schemi teorici funzionali e schemi teorici cumulativi; prospettiva scientifica da un lato, ed evoluzione e stazionarietà dall’altro.

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