Verificabilità empirica delle strutture astratte; la significatività dei postulati teorici e la introduzione di postulati limitativi

In relazione alle strutture linguistiche astratte si pongono due problemi fondamentali: quello relativo ai rapporti tra strutture con differenti livelli di astrazione e l’altro concernente la verificabilità empirica o osservativa delle strutture.

Per quanto riguarda i rapporti tra strutture con differenti livelli di astrazione, occorre osservare che la costruzione di un sistema di nuove strutture implica un mutamento dei predicati fondamentali del sistema preesistente.

Il problema della verificabilità empirica o osservativa delle strutture si risolve nel problema della distinzione tra linguaggio con predicati osservativi e linguaggio con predicati non osservativi (teorico o astratto). Questa distinzione si riferisce a una caratterizzazione delle strutture linguistiche diversa da [pag. 83] quella relativa ai livelli di astrazione. Il problema della astrazione, infatti, è un problema interno al linguaggio, mentre quello della verificabilità empirica delle strutture, è un problema esterno al linguaggio che si risolve in una analisi relativa alla individuazione del denotatum delle espressioni linguistiche.

In altre parole, mentre il livello di astrazione delle strutture linguistiche può essere caratterizzato mediante le sole regole semantiche, il problema relativo alla osservatività o alla verificabilità delle strutture linguistiche postula il ricorso ad elementi extra-linguistici. Nel primo caso il problema può essere formalizzato in termini di condizioni di verità, mentre nel secondo si ha riguardo alla esistenza o meno di valori di verità.

Questi valori di verità possono essere fondati su diversi presupposti metafisici; la loro giustificazione, che si risolve nella accettazione dei predicati fondamentali delle strutture linguistiche introdotte, non appartiene alla metodologia della scienza, la quale essendo neutrale rispetto ai problemi metafisici si limita a definire, in termini di adeguatezza, i predicati più astratti che caratterizzano il discorso scientifico, tra i quali il predicato della astrazione e i predicati della verificabilità e della osservatività.

I predicati della verificabilità e della osservatività e quello della astrazione, pur essendo distinti sul piano metodologico, non sono esclusivi l’uno dell’altro. La osservatività coincide con il livello minimo di astrazione; ciò è connesso al fatto che il passaggio dalle espressioni astratte a quelle concrete si attua mediante l’introduzione di predicati limitativi che specificano l’interpretazione delle espressioni in senso osservativo.

A questo proposito può dirsi che il sistema teorico della scienza non sembra possa considerarsi strutturato nei suoi rapporti col linguaggio osservativo su schemi deduttivi, nel [pag. 84] senso di una derivazione deduttiva da asserzioni astratte delle proposizioni descrittive [73]. I sistemi scientifici possono infatti essere formalizzati in termini deduttivi, cioè assiomatizzati, ma la formalizzazione deduttiva opera solo a un dato livello di astrazione e quindi non può essere utilizzata per esplicare i rapporti tra strutture a differenti livelli di astrazione.

Non può quindi ipotizzarsi un continuum deduttivo dai predicati teorici ai predicati osservativi denotanti elementi concreti. Se così fosse, sarebbe possibile passare – mediante deduzione – dal linguaggio astratto della logica o della matematica a quello concreto della esperienza comune; la deduzione può operare infatti solo nell’ambito di una singola struttura semantica al fine di esplicarne compiutamente tutti i significati [74].

Il passaggio alle proposizioni osservative si può ottenere solo specificando l’ambito di significatività dei postulati del sistema teorico mediante la introduzione di postulati limitativi. I predicati del linguaggio meno astratto risultano sempre inquadrati entro il più ampio sistema teorico, anche se da quest’ultimo non possono essere dedotti [75].[pag. 85]

Note

[73] A proposito di questa tesi cfr. A. Feigl, Some Remarks on the Meaning of Scientific Explanation, pp. 510-514.

[74] Un esempio molto interessante del processo di allargamento dei postulati iniziali con l’introduzione di nuove strutture, nonché del completamento di una struttura mediante operazioni deduttive, ci viene fornito dalla matematica: cfr. R. Carnap, The Methodologica Character of Theoretical Concepts, p. 43; R. Courant, H. Robbins, Che cos’è la matematica?, pp. 106 sgg., 154 sgg., 261; R. Carnap, Empiricism, Semantics, and Ontology, p. 216; K. Borsuk, W. Szmielew, Foundations of Geometry, pp. 262-263.

[75] I problemi relativi alla significatività dei postulati teorici e alla introduzione di postulati limitativi poggiano su una esplicazione del concetto di «struttura» in funzione dei predicati (proprietà e relazioni) e delle costanti individuali. Tanto i predicati quanto le costanti individuali debbono essere intesi come elementi basilari di una struttura e le interconnessioni tra gli stessi sulla base delle regole semantiche caratterizzano la struttura come sistema.
Può darsi però un’altra caratterizzazione dei sistemi fondata sull’ambito di significatività dei predicati; l’ambito di significatività dei predicati caratterizza il livello di astrazione delle strutture. Occorre tener presente che la caratterizzazione delle strutture mediante l’ambito di  significatività dei predicati è data dai predicati fondamentali; la struttura deve quindi essere esplicata in funzione dei predicati aventi il massimo livello di astrazione.
Tanto i predicati quanto le espressioni individuali di un sistema possono essere caratterizzati in termini di sostituibilità sulla base delle regole di trasformazione del sistema. Questa prospettiva porta alla distinzione tra termini costanti e termini variabili entro un dato sistema semantico (sulla distinzione tra variabili e costanti, fondata sul carattere sintattico della sostituibilità, cfr. R. Carnap, The Logical Syntax of Language, p. 190 sgg.). A questa considerazione è connesso il problema della generalizzazione, che non deve essere confusa con la astrazione la quale è relativa all’ampiezza dell’ambito di significatività dei predicati.
Un’altra prospettiva è quella che considera le espressioni di un sistema sotto un profilo esterno a seconda che le stesse vengano qualificate da un significatum o da una mera significazione. Nel primo caso le espressioni sono dette concrete, nel secondo caso astratte. La distinzione è rilevante in funzione della osservatività o non osservatività dei predicati. La divisione tra linguaggio con predicati osservativi e linguaggio con predicati non osservativi è appunto relativa alla concretezza o meno dei predicati, cioè al fatto che gli stessi significhino un significatum e denotino un denotatum (predicati osservativi o concreti) ovvero significhino una significazione e quindi non denotino (predicati non osservativi o astratti). Non bisogna però confondere tra livello di astrazione dei predicati, sulla cui considerazione si fonda il linguaggio teorico, e osservatività o non osservatività dei predicati; le prospettive della osservatività e dell’astrazione sono diverse sebbene non mutuamente esclusive. Tra le due prospettive sussiste un certo parallelismo in quanto la osservatività coincide in effetti con un livello minimo di astrazione, mentre la non osservatività coincide con un livello massimo di astrazione.

Indice della pubblicazione

Metodologia delle scienze sociali

Giulio Bolacchi


Capitolo I: La prospettiva metodologica delle scienze sociali

1. Scienza del comportamento e scienza psicologica

2. Prospettiva psicologica, prospettiva prasseologica, prospettiva semantica

3. Le teorie causali del significato; la corrispondenza biunivoca tra serie causali e serie disposizionali

4. Lo schema mezzo-fine; interessi iniziali, interessi interposti, interessi finali

5. La struttura del campo disposizionale

6. Schemi fattuali e schemi operativi; la traducibilità operativa dei comportamenti

7. Intermediazione, comunione, interrelazione degli interessi

8. Il concetto di «disposizione a rispondere»; stimoli diretti e stimoli preparatori

9. Disposizione a rispondere, sostitutività, sequenza delle risposte

10. L’interazione sociale; comunione di interessi, antagonismo di interessi

11. Dinamica pendolare, dinamica cumulativa, dinamica strutturale-funzionale

12. Dinamica pendolare e dinamica cumulativa in relazione alle tre prospettive del significato

Note del capitolo I

 

Capitolo II: Rapporto semantico e strutture linguistiche

1. Rapporto semantico e linguaggio online

2. Linguaggio-oggetto e metalinguaggio online

3. Le regole semantiche; l’intensione e l’estensione delle espressioni linguistiche online

4. Convenzionalità delle strutture linguistiche e significazione costante dei segni; la considerazione interna e la considerazione esterna del rapporto semantico online

5. Sistemi semantici e sistemi assiomatici; termini logici e termini descrittivi online

6. Le regole di verità e il concetto semantico di verità online

7. Operativismo metodologico e significato delle espressioni linguistiche online

8. Significato operativo dei segni, termini astratti, verificazione e conferma online

Note del capitolo II

 

Capitolo III: Le strutture linguistiche astratte

1. Costruzione e introduzione di nuove strutture semantiche online

2. Il problema dei concetti teorici; la significatività empirica dei termini teorici online

3. Il linguaggio totale della scienza: linguaggio osservativo e linguaggio teorico online

4. Empirismo, criteri di significatività e termini disposizionali; il linguaggio osservativo ampliato online

5. Linguaggio osservativo, linguaggio teorico, assiomatizzazione online

6. Il concetto di «linguaggio teorico» in Carnap; il carattere aperto del linguaggio scientifico online

7. La astrazione come presupposto metodologico del linguaggio teorico; generalizzazione e astrazione; il continuum dei livelli linguistici

8. Verificabilità empirica delle strutture astratte; la significatività dei postulati teorici e la introduzione di postulati limitativi online

Note del capitolo III

 

Capitolo IV: Il concetto di “struttura”

1. Struttura, ambito di significatività dei predicati, livelli di astrazione online

2. Il concetto di «sistema» online

3. Le regole di verità del sistema online

4. Le regole degli ambiti di significatività e delle descrizioni di stato online

5. Valori di verità e condizioni di verità; la significatività delle frasi entro il sistema online

6. Gli elementi basilari della struttura: i predicati e le costanti individuali online

7. L’ordine spazio-temporale

8. Le definizioni coordinative dell’unità di tempo e della congruenza di successivi intervalli di tempo

9. La comparazione di intervalli di tempo paralleli in punti diversi dello spazio: il problema della simultaneità

10. I concetti di «ordine del tempo» e «direzione del tempo» in Reichenbach online

11. Ordine del tempo e ordine causale in Reichenbach

12. Le proprietà topologiche dell’ordine spaziale e dell’ordine temporale

13. I postulati fondamentali della teoria del tempo di Reichenbach online

14. Osservazioni critiche alla teoria di Reichenbach online

15. I predicati primitivi che qualificano il concetto di «struttura dinamica» online

16. La distinzione tra serie chiusa e serie aperta

17. Le esplicazioni del concetto di «causalità» in termini di serie aperta e di irreversibilità

18. Reversibilità e irreversibilità come inderteminatezza e determinatezza dell’ordine rispetto alla modificazione nel contenuto degli stati di un sistema online

19. Stato stazionario, irreversibilità e reversibilità online

20. I predicati fondamentali che qualificano il concetto di «struttura dinamica» online

Note del capitolo IV

 

Capitolo V: Scienze del comportamento e scienze naturali

1. Scienza e metodologia della scienza

2. La rilevanza della teoria astratta nella scienza online

3. La distinzione tra scienze naturali e scienze sociali

4. I postulati della teoria generale della azione di Parsons e la distinzione tra teoria dell’azione e scienze naturali online

5. Il fisicalismo e la negazione della caratterizzazione autonoma delle scienze del comportamento rispetto alle scienze della natura

6. Il problema metodologico della distinzione tra scienze comportamentistiche e scienze naturalistiche

7. Indeterminismo e determinismo nella scienza fisica

8. I tentativi di superamento dell’indeterminismo nella teoria fisica

9. Il problema della distinzione tra determinismo fisico e determinismo metodologico online

10. La considerazione deterministica nelle scienze sociali e la traducibilità operativa dei comportamenti

11. Le condizioni di adeguatezza dei predicati fondamentali delle scienze del comportamento

Note del capitolo V

 

Capitolo VI: I predicati fondamentali delle scienze sociali

1. Statica, evoluzione, stato stazionario nella teoria economica

2. Il problema della dinamica nelle scienze sociali online

3. I problemi dinamici connessi alla considerazione della società come integrazione e della società come conflitto

4. Considerazioni critiche sulla teoria conflittuale della società

5. Dinamica del conflitto di classe e integrazione sociale

6. I predicati fondamentali della sociologia: interesse o disposizione a rispondere, campo disposizionale, interrelazione degli interessi. L’azione di accettazione

7. L’azione di scambio e l’azione di condizionamento (potere)

8. La forza sociale del potere; potere istituzionale e potere deviante

9. Considerazioni conclusive sui problemi metodologici delle scienze sociali

Note del capitolo VI

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